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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2014 alle ore 17:41.
L'ultima modifica è del 04 maggio 2014 alle ore 20:25.

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(Ansa)(Ansa)

«Continuo a leggere notizie che non sono vere. Il tema della bad company non è accettabile e non è condiviso dal governo». Così il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a proposito di Alitalia. «Il tema è affrontare un nuovo rilancio industriale della compagnia di bandiera». A giudizio di Lupi, ancora, «il tema della soluzione Alitalia non è una bad company o una new company, tornando ai modelli del passato. Il problema di Alitalia - ha aggiunto - è trovare un grande partner industriale forte che la rilanci sul piano internazionale per tornare ad essere un vettore intercontinentale».
Quindi, ha argomentato il ministro delle Infrastrutture, «giudicheremo l'accordo che speriamo si possa raggiungere tra Etihad e Alitalia sulla base del piano industriale e dello sviluppo. Il resto - ha concluso - lo lasciamo ai retroscena e alle indiscrezioni, magari di chi vuol far fallire questo accordo».

Secondo quanto annunciato sabato scorso dal quotidiano romano Il Messaggero, la soluzione ipotizzata per Alitalia vedrebbe la creazione di una nuova società posseduta al 51% da Cai e al 49% da Etihad, mentre si verrebbe a creare una "bad company" con all'interno esuberi e debiti.

Per Lupi il tema è «affrontare un nuovo rilancio industriale della compagnia di bandiera, in cui i privati investano con efficienza e ben venga se lo Stato può fare un passo indietro». «Dal mio punto di vista - ha proseguito Lupi - il problema non è se i soldi sono messi dal pubblico o dal privato; il pubblico deve dettare gli indirizzi strategici e chiedere che ci si confronti su questo. Etihad ha chiesto garanzie di collegare gli aeroporti con l'alta velocità: non esiste che detti condizioni. Il collegamento con l'alta velocità è una questione di sistema Paese, non perché lo chiede la compagnia».

«I privati investono le loro risorse, se lo Stato può fare un passo indietro ben venga. Noi abbiamo chiesto a fine ottobre la ricapitalizzazione. Questa sfida va fatta» ha sottolineato il ministro.

Domani intanto l'ad Gabriele del Torchio e il presidente Roberto Colaninno voleranno ad Abu Dhabi per tentare di accelerare sull'accordo tra le due compagnie. La strata resta tutta in salita.

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