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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2014 alle ore 15:51.
Dopo l'accordo con le Ferrovie olandesi, raggiunto lo scorso marzo, ora tocca alle Ferrovie belghe. AnsaldoBreda e la sua capogruppo Finmeccanica mettono un punto sulla vicenda dei treni ad alta velocità Fyra V250, rispediti da olandesi e belgi alla casa madre italiana per difetti di funzionamento.
L'intesa con le Ferrovie olandesi (Ns) prevedeva la riconsegna di tutti i treni V250 ad AnsaldoBreda a fronte della restituzione di 125 milioni di euro alla Ns. Quello con le Ferrovie belghe, siglato ieri, prevede il pagamento alla compagnia ferroviaria belga di un importo pari a 2,5 milioni di euro.
Il servizio dei Fyra V250, tra Bruxelles e Amsterdam, era stato interrotto a dicembre - poco dopo la loro messa in circolazione - per problemi tecnici. Le Ferrovie olandesi avevano ordinato al costruttore italiano 16 treni ad alta velocità Fyra V250, le Ferrovie belghe tre convogli.
L'accordo con i belgi, spiga una nota, è stato raggiunto in considerazione dei vantaggi previsti da entrambe le parti nell'evitare lunghi procedimenti giudiziari e consente ad AnsaldoBreda di concentrare le proprie energie e risorse finanziarie sui progetti di treni ad alta velocità con altri clienti, mentre le Ferrovie belghe possono chiudere il caso e concentrarsi completamente sulle proprie attività commerciali. L'accordo consentirà ad AnsaldoBreda di sfruttare la possibilità di vendere tali treni ad altri clienti e, con alcune personalizzazioni, di renderli adatti a diversi requisiti e necessità di quest'ultimi. L'accordo stabilisce altresì che ambedue le parti si astengano dall'avanzare ulteriori reciproche pretese finanziarie, comprese eventuali richieste risarcitorie.
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