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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2014 alle ore 08:48.
L'ultima modifica è del 21 maggio 2014 alle ore 08:49.

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(Corbis)(Corbis)

ROMA. Ci guadagna – avvertono gli analisti – chi è capace di cimentarsi nel difficile slalom tra oltre 100 formule contrattuali e molteplici sconti collaterali su altri servizi e prodotti commerciali. Con vantaggi che in media non raggiungono 80 euro l'anno per il costo puro dell'energia, ma per i più arditi e capaci possono toccare addirittura «1.100 euro su una spesa media di 1.700 euro l'anno» azzarda il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, illustrando la sua ultima radiografia sul mercato libero dell'elettricità e del gas.
Ma ecco il rovescio della medaglia.

In un convegno "parallelo" le 18 principali associazioni dei consumatori, ospitate dall'Authority per l'energia («stiamo collaborando attivamente»), denunciano il fiorire delle trappole che sotto forma di errori di fatturazione e contratti che infliggono invece sovracosti, tormentano molti dei cittadini che transitano al mercato libero dell'energia. Di qui l'azione, appoggiata dall'Authority, illustrata nel sito www.energiadirittivivavoce.it.
Gioie e dolori della liberalizzazione. Che va ben scandagliata. Lo fa, sul versante delle buone notizie, Nomisma Energia. Sul mercato libero, al quale è ormai passato un cliente elettrico su tre, «non ci sono solo truffe e bollette pazze» rimarca Tabarelli riferendosi ai possibili sconti rispetto alle tariffe vincolate (i contratti "di maggior tutela" che replicano le vecchie tariffe amministrate ante-liberalizzazione, ndr) ma anche ai benefici che si possono cumulare ad esempio con le carte fedeltà agganciate ad esercizi convenzionati.

Ne deriva che nel «solo costo di luce e gas sul libero mercato, rispetto a quello vincolato, si ha un risparmio medio annuo fino a 76,5 euro». A cui va però aggiunto «quello sulla spesa familiare complessiva, grazie alle carte fedeltà che spesso accompagnano l'offerta tariffaria». E così «solo prendendo in esame quelle che garantiscono il 5% di sconto sugli acquisti di alimentari, si arriva ad un ulteriore risparmio annuo di 286 euro se si considera che una famiglia tipo spende in un anno 5.700 euro». Sommando altri sconti, su cure, trasporti, viaggi, apparecchiature si arriva dunque «ad un risparmio annuo di oltre 1.100 euro».

Ma le trappole non mancano, incalzano le associazioni dei consumatori. Aumentano le offerte ma anche – accusano – i disservizi e anche le truffe. Tant'è che da settembre 2011 ad oggi sono giunte agli sportelli (fisici o telematici) delle associazioni poco meno di 33mila appelli. Oltre il 54% per l'elettricità, il 32% per il gas e oltre il 13% per entrambi i settori. La stragrande maggioranza delle segnalazioni riguarda proprio il mercato libero (68,15%), mentre la tipologia di disservizio che raccoglie il record di denunce (poco meno del 46%) è rappresentata dai «problemi con le fatturazioni»: bollette sballate, fatture che arrivano in ritardo, consumi indicati come astronomici, conguagli pesantissimi. Nel mirino, in particolare, il fenomeno (segnalato dal 17% di chi si lamenta) dei contratti non richiesti, delle condotte commerciali scorrette e delle vere e proprie truffe.

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