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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2014 alle ore 18:55.

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Il presidente degli industriali torinesi Licia Mattioli (a dx) al cantiere Tav in Valle di Susa; a sinistra, con il casco bianco, il commissario di Governo Mario ViranoIl presidente degli industriali torinesi Licia Mattioli (a dx) al cantiere Tav in Valle di Susa; a sinistra, con il casco bianco, il commissario di Governo Mario Virano

Non il comune scavo di un tunnel nella montagna, ma un vero e proprio cantiere con attrezzature e standard internazionali. Non un presidio militarizzato in Valsusa, ma un luogo dove si lavora per costruire una grande opera internazionale. Sono ritornati nelle proprie aziende con questa chiara percezione i 24 imprenditori che, questa mattina, hanno visitato il sito di Chiomonte, dove sono in corso le opere per la realizzazione del cunicolo esplorativo della Torino-Lione. Un appuntamento organizzato dal Comitato Transpadana, in collaborazione con Confindustria Piemonte e con l'Unione Industriale di Torino, per toccare con mano la realtà di un'infrastruttura che, tutti i giorni, è sotto i riflettori della stampa e della cronaca locale e nazionale.

La delegazione, guidata da Mario Virano, commissario di Governo e da Maurizio Bufalini, nuovo direttore di Ltf, vedeva fra i partecipanti gli amministratori di aziende non solo torinesi, ma di tutto il territorio regionale e attive in diversi settori.
«Il senso dell'iniziativa – spiega Licia Mattioli, presidente dell'Ui di Torino – è sottolineare il sostegno che, come imprenditori, vogliamo testimoniare a quest'opera di cui siamo orgogliosi e che riveste una grandissima importanza. Non solo a livello strategico, logistico e per la mobilità, ma soprattutto per la caduta occupazionale che avrà sul territorio. Oggi già 150 persone lavorano nel cantiere, più tutto l'indotto. Un numero che è destinato a decuplicare arrivando a oltre 1.500 addetti nei prossimi due anni, per salire poi a 5-6mila. Il 50% delle imprese coinvolte negli appalti sono e saranno locali. Le sole opere di compensazione porteranno benefici quantificati in circa 10 milioni l'anno per 12 anni.

Inoltre, stiamo ragionando con il Politecnico sulla possibilità di creare un master di ingegneria, relativa a questo tipo di infrastrutture. Un modo di unire innovazione e formazione, sfruttando un'opportunità unica». Prosegue Bruno Rambaudi, vice presidente di Transpadana: «Vedere oggi quali e di che livello sono stati i progressi, nel cantiere, in pochi mesi, ci ripaga di tutti gli sforzi compiuti ed è uno stimolo alla prosecuzione del progetto ad Est di Milano, verso Venezia e Trieste. Transpadana, infatti, nasce proprio con il compito di promuovere l'intero sistema dei corridoi ferroviari».
Gli stessi imprenditori presenti raccontano le proprie impressioni. «Sono da sempre un sostenitore della Torino-Lione – spiega Pier Mario Cornaglia, ad della Cornaglia Spa -.

Si tratta di un'opera, che servirà a liberare il nostro territorio dall'isolamento e che, oltretutto, promette nell'immediato lavoro per il sistema delle nostre imprese. Questa mattina ho visitato il cantiere di Chiomonte per la prima volta. Poter entrare nel tunnel già scavato restituisce l'idea precisa di quanto questa infrastruttura sia essenziale». Pier Mario Cornaglia, insieme al collega Angelo Pramaggiore della Foundry & Steelworks Agencies e in collaborazione con l'ingegner Manuela Rocca della Provincia di Torino, ha deciso anche di predisporre e autofinanziare la produzione di una serie di volantini, che mostrano come la Torino-Lione si inserirà nella mappa dei 9 corridoi europei e che, questa mattina, per la prima volta sono stati distribuiti.

«Lo slogan che abbiamo scelto – spiega Pramaggiore – è quello del metrò europeo per i nostri figli. Credo che, una volta terminato, questo sarà il valore della Torino-Lione. Le future generazioni utilizzeranno infatti questo treno così come noi oggi saliamo a bordo di una metropolitana. Nel volantino, mettiamo bene in luce come la nuova linea si inserisce all'interno di una rete di 18mila km di infrastruttura, che attraversa l'intero Continente».

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