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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2014 alle ore 16:21.

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Alle spalle, il brand ha una storia di oltre cento anni e che parte dalla storica carrozzeria italiana, fondata nel 1912 a Torino. Ora la B di Bertone si trasferisce a Milano per il rilancio, a livello mondiale, in diversi settori, dall'architettura al design industriale, alla moda. Per opera di un gruppo di imprenditori guidati da Aldo Cingolani, ex direttore generale di Giugiaro Design, che ha acquisito a inizio maggio il marchio, con licenza per tutti i settori eccetto l'automotive, e che ha iniziato la risalita per riportarlo oltre gli onori del passato, attraverso la neonata Bertone Design, spin-off di Bertone Cento (la società che nel 2009 aveva ripreso piena proprietà del brand, dei brevetti e dell'archivio storico).

Abbandonando Torino per la capitale meneghina, il nome Bertone si lascia così alle spalle la complessa e ancora aperta vicenda della crisi dell'azienda e dell'annosa battaglia legale fra Lily Bertone e le figlie. Così come dimentica (almeno per ora) la tradizione legata all'automotive. «L'idea di acquisire e rilanciare un nome dell'italianità – spiega Aldo Cingolani – nasce dalla mia storia personale, all'interno di Giugiaro Design e di un settore che conosco bene e di cui sono appassionato. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, la passione è la chiave per il successo». Il legame affonda le radici nel tempo, visto che Giorgetto Giugiaro proprio con Nuccio Bertone ha mosso i suoi primi passi. «La licenza acquisita – prosegue l'architetto 53enne, ora nuovo presidente di Bertone Design – ci consente di operare in tutti i settori, eccetto il design delle automobili. Stiamo riorganizzando l'intera struttura e amplieremo i nostri settori di riferimento. Bertone è rimasta come in un congelatore per una ventina di anni. Ora sta rinascendo».
Il programma di investimenti, annunciato ieri, è ambizioso: nel triennio 2014-2016 Bertone Design prevede di mettere in atto un piano di 6 milioni e ha un fatturato previsto di 15 milioni. I mercati di riferimento, in questa fase iniziale, sono l'Italia e il Giappone e la Cina, ma anche Mosca (dove è stata appena aperta una sede), Sofia e Miami (dove saranno aperti due uffici) e, entro il 2015, Dubai, Jakarta, Astana, San Paolo del Brasile e Liberville in Gabon.

Molti i progetti avviati all'insegna dell'italianità: il Frecciarossa 1000 in partnership con AnsaldoBreda e Bombardier; con la Graniti Fiandre, società del gruppo ceramico Iris, è attiva la collaborazione nella progettazione di showrooms, anche all'estero; con la Mazzoni Group, leader mondiale nella produzione di macchinari per l'industria chimico-alimentare, è in via di studio una nuova famiglia di macchinari e corporate. All'estero, a Skopje in Macedonia, la Bertone sarà protagonista nella costruzione del campus Fon University internazionale mentre negli Stati Uniti, a Miami, farà parte di un'iniziativa connessa con la costruzione del complesso residenziale Blue Lagoon Village, che prevede 1300 nuovi appartamenti pensati nell'assoluto rispetto dell'ambito naturale. In Giappone, a Tokyo, è stata infine ufficializzata la stretta collaborazione tra la Bertone Design ed il Gruppo Culture Convenience Club (CCC) dell'imprenditore Muneaki Masuda, proprietario di oltre 1800 video rental shop bookselling. Nella capitale giapponese il presidente Aldo Cingolani ha chiuso un contratto per la nuova università del Design mentre a Fukuoka nascerà il primo Hotel Bertone.

«Lo sviluppo guarda anche al design industriale – prosegue Cingolani -. Presto annunceremo la nascita di un consorzio con una storica azienda del mondo ferroviario per lo sviluppo della modelleria dei treni». Infine, ultimo traguardo, la moda. Bertone sta infatti sviluppando una nuova linea da uomo di giubbotti in pelle – The Heroes Skin - ispirati agli anni Sessanta-Settanta.

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