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Questo articolo è stato pubblicato il 24 maggio 2014 alle ore 13:32.

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Assolatte chiede all'Unesco di includere il latte nel patrimonio mondiale dell'umanità. «Per il suo ruolo nutrizionale, economico e sociale - spiega l'Associazione italiana lattiero casearia - il latte è pronto per diventare patrimonio mondiale dell'umanità».
È la bevanda più diffusa al mondo, dopo l'acqua, ma è anche un alimento fondamentale per la nutrizione: è ricco, nutriente e facilmente accessibile. A livello economico, poi, è fondamentale per la sopravvivenza di 750 milioni di persone: tante sono, infatti, quelle che vivono solo grazie all'allevamento di animali da latte.

Considerato in tutti questi aspetti il latte è sicuramente l'alimento più globale al mondo e quello a cui è maggiormente legato il presente e il futuro degli abitanti della Terra, come ha riconosciuto anche la Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, che ha pubblicato un articolato rapporto in cui sottolinea come il latte e i suoi derivati possono migliorare le condizioni di vita e la salute degli abitanti di tutto il mondo, dai paesi emergenti a quelli ricchi.
Proprio per ricordare a tutti l'importanza del latte, dal 2001, la Fao ha istituito la Giornata mondiale del latte, che si celebra ogni anno il 1° giugno con un ricco calendario di eventi che si svolgono in tutto il mondo.

«Nel suo rapporto - spiega Adriano Hribal, delegato della presidenza di Assolatte - la Fao ha scattato una fotografia molto precisa e dettagliata del mondo del latte: un alimento consumato da sei miliardi di persone e con una domanda in aumento in gran parte del mondo grazie ai suoi valori nutritivi e al ruolo economico, sociale e solidale». Secondo il rapporto della Fao, infatti, entro il 2025, la richiesta di latte e derivati crescerà del 25%. Questo assicurerà una migliore nutrizione per bambini e adulti e rappresenterà anche una grande opportunità di sviluppo per intere aree dei Paesi poveri dove i piccoli allevamenti garantiscono l'auto-approvvigionamento familiare e attivano un circuito di micro-economia, vitale per favorire il miglioramento delle condizioni di vita.

«Vogliamo - aggiunge Hribal – far riconoscere il valore e il ruolo del latte, ma vogliamo anche difendere questo straordinario prodotto dagli attacchi di chi si diverte a demonizzarlo con motivazioni prive di fondamento scientifico, nel palese tentativo di sostituirlo con altre bevande. A differenza di tutti i tentativi di imitazione, il nostro latte è fatto di un solo ingrediente e non contiene nessuno dei tanti additivi di cui invece non riescono a fare a meno i vari surrogati del latte. Senza dimenticare che il latte ha un rapporto qualità nutrizionale/prezzo eccezionale che riescono a garantire ben pochi altri alimenti, non sicuramente i tanti "simil-latte" che si trovano in commercio».

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