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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2014 alle ore 09:23.
L'ultima modifica è del 10 giugno 2014 alle ore 13:33.

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L'avveniristico palazzo affari della Camera di Commercio di TorinoL'avveniristico palazzo affari della Camera di Commercio di Torino

Una carta dei diritti degli imprenditori. Che si affianca a quelle, più note, dei lavoratori e dei consumatori. Perché il ruolo svolto da chi decide di investire soldi e risorse a vantaggio della creazione di progetti che promuovono occupazione è un bene prezioso, da tutelare con la massima attenzione, se si vuole ragionare in termini di sviluppo sia sociale che economico.

La nuova dichiarazione sarà presentata, per la prima volta in assoluto, a Torino: l'anno prossimo, in occasione del 9° Congresso mondiale delle camere di commercio, che si terrà nel capoluogo piemontese dal 10 al 12 di giugno del 2015.
Il conto alla rovescia è iniziato: per l'evento, che è biennale e torna così in Europa dopo 8 anni, sono attesi sotto la Mole 1.500 delegati da 120 Paesi. Tutti si confronteranno intorno allo slogan "Chambers for global prosperity". Fiore all'occhiello dell'edizione torinese, che porta la firma della Camera di Commercio di Torino con l'Icc World Chambers Federation e la partnership del Ceipiemonte, sarà l'alta adesione delle nazioni in via di sviluppo: 15 Stati africani e 7 asiatici hanno infatti annunciato che saranno presenti, anche grazie all'accordo per l'ospitalità stipulato con l'Itc dell'Ilo, l'International Labour Organization che ha sede a Torino e al contributo straordinario di 100mila euro, stanziato dalla Camera di commercio di Torino proprio per permettere la partecipazione anche degli Stati con meno possibilità economiche.

«Le camere di commercio – spiega Alessandro Barberis, presidente dell'ente torinese – sono nate più di 400 anni fa ed esistono in tutto il mondo, pur con caratteristiche diverse a seconda del Paese, pubbliche o private, settoriali, locali o transnazionali. Tutte, indistintamente, operano al servizio del territorio. Il congresso mondiale, per la prima volta in Italia, ribadirà a livello internazionale questo ruolo». Prosegue Maria Beatrice Deli, segretario generale dell'Icc: «la nostra rete include oltre 6 milioni di imprese, camere di commercio ed organizzazioni imprenditoriali presenti in più di 130 Paesi». Il congresso torinese sarà l'occasione per fare il punto su progetti e contatti.
Collegata alla manifestazione, l'anno prossimo sarà realizzata a Torino anche un'area espositiva all'interno del padiglione 5 del Lingotto Fiere, che permetterà ai diversi enti camerali di "mettere in esposizione" i servizi e le attività offerte e organizzate. In questo stesso spazio, saranno organizzati incontri b2b, che coinvolgeranno imprese internazionali ma anche aziende che operano sul territorio piemontese.

«Il 27 maggio – conclude Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio torinese – WCF e Camera di Commercio di Torino hanno firmato a Milano anche un accordo con Expo 2015, che prevede un impegno bilaterale nella promozione dei due eventi».

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