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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2014 alle ore 06:37.
L'ultima modifica è del 11 giugno 2014 alle ore 06:52.

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MILANO.
Tra le contraddizioni di cui l'Italia è generosa c'è quella delle biotecnologie: lo stesso Paese esprime una guerra feroce contro gli Ogm ed è il terzo Paese europeo come produzione biotecnologica, con 422 aziende che producono medicine preziosissime e ritrovati di valore mondiale che fanno gola agli investitori di tutto il mondo. Intelligenze altissime e luminose a fianco di ignoranza e paura. Le esperienze descritte ieri durante l'assemblea dell'Assobiotec (Federchimica) al presidente Alessandro Sidoli da tre imprenditori di successo del settore biotecnologico sono esemplari: Khaled Islam (che aveva sviluppato la Gentium) e Francesco Micheli (Genextra e Intercept), che sono investitori ben conosciuti nel mondo della finanza evoluta, e Silvano Spinelli, che proviene dal mondo della ricerca e che aveva fondato l'Eos.
Che cos'hanno raccontato della loro esperienza? Hanno raccontato di dirigenti di banca (italiani), di casse di previdenza degli ordini professionali (italiani), di investitori (italiani) che non sanno osare e non sanno impegnare soldi in cose immateriali e con rientri lunghi come la ricerca. Nei progetti di Islam, Micheli e Spinelli gli investitori sono arrivati con i loro capitali non dall'Italia ma dal resto del mondo e sono stati ripagati ampiamente (molto ampiamente) del loro coraggio. Occasioni a due cifre invece perse dagli altri che non hanno saputo investire nella ricerca, nel nuovo, nell'immateriale della concoscenza.
All'Italia delle biotecnologie «servono più formazione, servono università capaci di trasferire i saperi enormi che racchiudono, ma serve soprattutto un piano strategico per le biotecnologie, indispensabile per permettere all'Italia di primeggiare nell'alta innovazione», sottolinea il presidente dell'Assobiotec. La posizione da primato delle imprese italiane e l'eccellenza dei ricercatori, osserva Sidoli, «purtroppo non riescono a tradursi in sviluppo industriale, creazione di posti di lavoro e incremento del Pil. Questo è un dato drammatico che conferma una progressiva perdita di competitività in settori strategici per l'Italia». Come ha invitato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, «non lasciamo solo questo comparto industriale».
L'assemblea di Assobiotec è stata anche l'occasione in cui si è svolta la cerimonia di consegna dell'Assobiotec Award, premio istituito dall'Assobiotec nel 2008, che quest'anno è stato attribuito allo scienziato e scrittore Edoardo Boncinelli per l'attività di ricerca nel campo della genetica e della biologia dello sviluppo e per l'intensa attività di saggista e divulgatore capace di stimolare l'interesse per la cultura scientifica rendendola accessibile al grande pubblico. Quel lavoro difficile che aiuta a dissipare ignoranza e paura, i veri nemici dell'innovazione e del biotec.
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