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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2014 alle ore 16:20.
L'ultima modifica è del 13 giugno 2014 alle ore 17:08.

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Quasi risolti i problemi che hanno colpito gli utenti Wind da stamattina lasciando cellulari e telefoni fissi senza rete. A quanto riferisce l'operatore a IlSole24Ore, "adesso i disservizi riguardano solo alcune aree isolate. Ancora ignoti i motivi: stiamo investigando". Altroconsumo però annuncia una possibile class action. In effetti sono tornati operativi i cellulari di alcuni utenti Wind che abbiamo provato a chiamare e che fino a pochi minuti fa risultavano disattivi. Quando scriviamo (alle 15.40) restano invece inaccessibili alcuni siti - come quello di Beppe Grillo - che sono ospitati sulla rete dell'operatore. Il guasto ha riguardato quindi circa un quarto degli utenti telefonici italiani (questa è la quota di mercato di Wind sul mobile).

"Riscontriamo difficoltà di accesso ad Internet da fisso e da mobile. Stiamo lavorando per risolvere il problema. Ci scusiamo per il disagio", si leggeva sull'account Twitter di Wind tre ore fa. E poi, un'ora dopo: "Abbiamo ancora difficoltà generalizzate sulla rete: i nostri tecnici sono a lavoro. Comprendiamo e ci scusiamo per il grosso disagio". Fino alle dichiarazioni fatte a IlSole24Ore, erano solo quelle su Twitter le comunicazioni dell'operatore sull'accaduto (sul suo sito non se ne parla). Anche dopo la totale risoluzione del guasto, resterà probabilmente uno strascico di proteste.

Tuona la deputata del Partito democratico componente della commissione Telecomunicazioni, Lorenza Bonaccorsi: «L'Agcom e l'Antitrust chiedano spiegazioni a Wind per il pesante blackout che ha colpito la rete internet e della telefonia fissa e mobile». «Sui social network - spiega Bonaccorsi - si sono riversati migliaia di utenti che protestano per il blocco del servizio». «A parte uno scarno comunicato di Wind, che parla di generiche "difficoltà", non ci sono informazioni sulla durata del black-out e gli utenti sono stati lasciati sostanzialmente abbandonati per ore. Lavoratori, professionisti, imprenditori, famiglie: sono rimasti tutti al buio. E' opportuno - conclude la parlamentare - che le autorità di vigilanza verifichino cosa è successo e a chi vanno attribuite le responsabilità».

Proteste anche da Altronsumo, a quanto riferisce al nostro sito Marco Pierani, il responsabile dei rapporti istituzionali: "Si tratta di un evento gravissimo con un impatto notevole su un numero elevatissimo di consumatori sia sul fisso che sul mobile, considerato che in entrambi i casi la base clienti di Wind è molto ampia. Altro aspetto negativo è che Wind non ha fornito informazioni sulla causa che ha scatenato questo disservizio di massa né ha fatto sapere in che tempi il tutto sarebbe stato risolto, alcuni clienti Wind giustamente arrabbiati si sono infatti anche rivolti a noi per avere chiarimenti e tutela".

"Altroconsumo auspica che i servizi di Wind sia sul mobile sia sul fisso riprendano il più presto possibile e a pieno regime, ma vogliamo anche sapere quali siano state le cause scatenanti del disservizio, in ogni caso ci riserviamo di agire a tutela degli utenti per ottenere un adeguato risarcimento per il disagio subito, questo potrà avvenire eventualmente anche attraverso una class action".

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