La Cisl estende il campo d'azione per assistere i lavoratori rumeni nell'edilizia

La Cisl estende il proprio raggio d'azione ai rumeni che in patria o Italia lavorano nell'edilizia. Per effetto di un'intesa raggiunta tra l'Inas (il patronato della Cisl) e la Filca-Cisl verranno garantiti servizi di consulenza e assistenza ai rumeni presenti nel nostro paese: quella rumena è la comunità straniera più grande in Italia con oltre 1,1 milioni di persone, di questi circa il 23% è impegnato nel settore edile.

Si parte in via sperimentale il 1° luglio a Roma
L'accordo partirà da luglio in via sperimentale a Roma, dove è presente la più grande comunità rumena italiana. L'assistenza è rivolta anche ai tanti che, per effetto della crisi economica, sono rientrati in Romania. «Intendiamo lavorare insieme all'Inas su più fronti – spiega Domenico Pesenti (Filca) – per combattere la discriminazione e lo sfruttamento nel mercato del lavoro, migliorare l'informazione, la consulenza e la tutela relativamente alla sicurezza sociale, garantire i diritti di questi lavoratori rispetto alle prestazioni erogate dalle Casse Edili». La Cisl denuncia diversi casi di lavoratori rumeni, già residenti in Italia, che non hanno potuto percepire le prestazioni erogate dalle varie Casse edili, nonostante la prestazione gli fosse stata riconosciuta. L'Inas è presente in Romania da 4 anni con una sede a Bucarest e recapiti a Craiova, Ploiesti e Pitesti: «La nostra presenza lì è fondamentale sia per assistere e tutelare i cittadini italiani e rumeni che hanno svolto attività lavorativa in Italia – spiega Nino Sorgi (Inas) – che per le prestazioni erogabili in materia previdenziale e di assistenza e sicurezza sociale». L'Inas sottolinea come vi sia uno scarso livello di informazione da parte di questi lavoratori, che spesso ignorano quali sono i diritti socio previdenziali ottenibili in Italia e in Romania, previsti dalle normative europee e in particolare dalla regolamentazione europea di sicurezza sociale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA