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Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2014 alle ore 17:26.
L'ultima modifica è del 23 luglio 2014 alle ore 18:11.

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È Giffoni Valle Piana, in provincian di Salerno, il primo comune della Campania in cui si accende la fibra ottica portata da Telecom Italia grazie ai bandi pubblici "Eurosud". Alla fine del 2015 saranno 119 i comuni in cui arriverà la rete in fibra ottica di nuova generazione, grazie a questo progetto da 175 milioni di euro, di cui 118 di finanziamento pubblico (fondi Fesr) e 57 milioni a carico di Telecom Italia.

Tutto nasce dal programma concepito a tempi del Governo Monti per portare la banda ultralarga nelle cosiddette zone del sud a fallimento di mercato. A disposizione, i fondi pubblici stanziati sono circa 374 milioni. Per la Campania è stata a suo tempo Telecom ad aggiudicarsi il bando, emesso dal ministero dello Sviluppo economico attraverso la società Infratel e approvato dalla Commissione europea.

La ratio pensata per questi bandi (cosiddetti "a incentivo") è in effetti per tutte le regioni questa: il pubblico mette una parte dei soldi mentre il resto (il 30%) viene dagli operatori che vincono il bando. E che potranno mantenere in concessione rete e manufatti (curandone la manutenzione) offrendone l'affitto agli altri operatori.

Telecom Italia - l'unica finora ad aggiudicarsi i bandi in Campania, Molise e Calabria (essendo poi stata l'unica a presentarsi) - per quanto riguarda la Campania prevede entro il 2015 la copertura di 80 centri indicati dal ministero dello Sviluppo economico e da Infratel nel bando di gara più altri 39 comuni, rivolgendosi a circa 3 milioni di abitanti. Ai comuni interessati arriveranno collegamenti in ultrabroadband con velocità da 30 fino a 100 Megabit al secondo.

Con una certa dose di marketing Giffoni Valle Piani (dove fino al 27 luglio si terrà il Giffoni Film Festival) è stata dunque utilizzata dall'ex monopolista come la "vetrina" per il primo concreto risultato di questo progetto presentato come basilare per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale: dare i 30 Megabit a tutti e i 100 Megabit al 50 per cento della popolazione entro il 2020.

«Si tratta di un progetto ambizioso - ha dichiarato Roberto Opilio, Direttore Technology di Telecom Italia - che dimostra come, grazie alla partnership pubblico-privato e alla fattiva disponibilità degli enti locali coinvolti, sia possibile creare condizioni favorevoli alla realizzazione di reti di nuova generazione, anche nei comuni finora esclusi dai piani di infrastrutturazione di tutti gli operatori. Siamo particolarmente orgogliosi che Giffoni sia il primo tra i comuni del bando Campania che ci siamo aggiudicati, dove è già resa operativa l'infrastruttura di rete passiva in fibra ottica, che consentirà ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi in grado di contribuire allo sviluppo dell'economia locale».

«Oltre all'obiettivo dell'implementazione di reti di accesso a banda ultra larga - ha detto dal canto suo Domenico Tudini , presidente e amministratore delegato di Infratel - un altro obiettivo, non meno importante, è un reale ed efficace investimento dei fondi europei, che porteranno sviluppo, occupazione e miglioramento della qualità di vita dei cittadini della Campania. Il Mise, Infratel e la Regione Campania sentono propria questa missione».

«La Regione Campania è stata prima fra le regioni italiane ad essere beneficiaria di una gara pubblica finalizzata all'individuazione e al cofinanziamento pubblico di un progetto di investimento, presentato da operatori privati, rivolto alla realizzazione di una rete di accesso passiva a banda ultra larga in modo da garantire servizi a 100 megabit al secondo o a 30 mega», ha detto Guido Trombetti, vicepresidente della Regione Campania con delega all'Innovazione.


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