TicketOne di nuovo nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto un’altra istruttoria nei confronti della controllata della multinazionale tedesca Cts Eventim leader della bigliettazione per concerti ed eventi sportivi. Motivo: abuso di posizione dominante. La notifica è arrivata alla vigilia della messa in vendita dei biglietti per i concerti di Ed Sheeran all’Olimpico di Roma e a San Siro. Soltanto a marzo il Tar del Lazio aveva accolto un ricorso di TicketOne, annullando la multa da un milione comminatale sempre dall’Antitrust per la vicenda secondary ticketing.
Presunta posizione dominante
«Nella riunione del 20 settembre - recita la nota dell’Antitrust-, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deliberato
l’avvio di un’istruttoria per accertare l’esistenza di un abuso di posizione dominante della società TicketOne spa e della
sua controllante, la società tedesca Cts Eventim Aa & Co. Kgaa, in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento
dell’Unione europea. In particolare - prosegue la nota - TicketOne, in posizione dominante nel mercato dei servizi di ticketing
per eventi di musica live (concerti pop e rock), avrebbe attuato una strategia escludente per vincolare alla sua piattaforma
di ticketing i più importanti organizzatori (promoter) di eventi di musica live attivi in Italia, precludendo così alle piattaforme
di ticketing concorrenti l’accesso a un input necessario per competere sul mercato, ossia i biglietti per i concerti».
Esclusiva sotto accusa
Nel mirino «il vincolo di esclusiva, contenuto nei contratti tra i promoter e TicketOne» che, secondo l’Antitrust, «risulta
particolarmente stringente sul canale online», oggi principale «mezzo di distribuzione dei biglietti per questa tipologia
di eventi. La strategia abusiva potrebbe danneggiare anche i consumatori finali, in quanto, ostacolando la presenza sul mercato
degli operatori concorrenti, TicketOne può praticare prezzi per la pre-vendita dei biglietti degli eventi di musica live superiori
a quelli concorrenziali e limitare le possibilità di scelta dei consumatori tra i diversi fornitori dei servizi di ticketing.
L’istruttoria - fa sapere l’Antitrust -dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2019». I provvedimenti di avvio del procedimento
sono stati notificati mercoledì 26 settembre 2018, nel corso di alcune ispezioni effettuate dall’Agc con il Nucleo speciale
Antitrust della Guardia di finanza.
TicketOne: «I nostri accordi monitoriati dall’Agcm»
Non si è fatta attendere la replica della società guidata dall’ad Stefano Lionetti: «TicketOne rende noto di avere dato seguito
a tutte le richieste documentali da parte dell’Autorità durante l’ispezione». Le attività di verifica, secondo la controllata
di Cts Eventim, «si sono svolte in un clima di collaborazione e c’è piena fiducia di poter dimostrare, non solo che nessuna
violazione o abuso abbia avuto luogo, ma anche come l’operato di TicketOne sia sempre stato rispettoso delle prescrizioni
in materia di concorrenza. La società ha raggiunto e mantenuto negli anni una leadership di mercato soprattutto grazie alla
propria capacità di fornire servizi innovativi e sempre all’avanguardia, conquistando la fiducia degli operatori da una parte
e degli appassionati dall’altra. TicketOne ha operato negli ultimi 15 anni sulla base di accordi approvati e poi costantemente
monitorati dall’Agcm mentre a partire dallo scorso anno il mercato si è ulteriormente aperto ad operatori di rilievo sia di
respiro internazionale sia per l’affermarsi di una realtà nazionale risultante da una serie rilevante di acquisizioni ed integrazioni».
L’Italia del ticketing non è più un monopolio
Singolare, infatti, che l’istruttoria si apra un anno dopo la scadenza dell’accordo Panischi che aveva tenuto legati a TicketOne
per 15 anni i principali promoter italiani. Da fine 2017 qui da noi è attiva per esempio anche Ticketmaster, piattaforma di
bigliettazione del gruppo Live Nation. Vivaticket, portale del gruppo bolognese Best Union, ha poi guadagnato negli anni significative
quote di mercato. Insomma: l’Italia del ticketing, nel 2018, tutto è tranne che un monopolio.
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