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Grecia, il governo di Tsipras prepara le misure da presentare a Bruxelles

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dopo il compromesso

Grecia, il governo di Tsipras prepara le misure da presentare a Bruxelles

Il governo greco si e' riunito per mettere a punto l'elenco delle misure da presentare lunedi' per ottenere il via libera all'estensione di 4 mesi del programma di aiuti. Secondo quanto riportano fonti ufficiali dell'esecutivo il governo sta lavorando a questo elenco di misure da questa mattina e intende presentare una breve lista di impegni in aree quali la lotta all'evasione fiscale e alla corruzione e la riforma della pubblica amministrazione.

Secondo le fonti le riforme non verrebbero presentate con l'aggiunta di target specifici o di cifre da rispettare. Questo per evidenziare il fatto che non si tratta di riforme imposte dall'esterno, ma di obiettivi scelti dal governo greco e di cui l'esecutivo rivendica il «possesso». Secondo la tv greca Mega, il piano cui sta lavorando il governo di Atene ci sono l'introduzione di una rateizzazione fino a 100 pagamenti per chi deve tasse arretrate, regole per il lavoro, norme fiscali e l'indipendenza della Segreteria generale del Fisco. Altre misure verrebbero ispirate da indicazioni dell'Ocse.

Dalle misure che il governo di Alexis Tsipras presenterà a Bruxelles al termine di questo fine settimana sarà possibile avere un quadro più definito della natura del compromesso raggiunto tra le autorità europee e il governo di Bruxelles. Un compromesso che ha concesso un’estensione per ulteriori 4 mesi alla Grecia per negoziare un nuovo programma di aiuti che sostituisca quello attuale e mandi a casa per sempre l'odiato Memorandum, in cambio di riforme accettabili e nuove iniziative per risanare l’economia ellenica.

JP Morgan: Atene ha ceduto su molti punti
La Grecia ha ceduto su molti punti per arrivare all'attuale accordo con l'Eurogruppo e “la base per l'estensione degli aiuti rimane il programma” sottoscritto precedentemente. Lo affermano gli analisti di JpMorgan in una nota ai clienti. Secondo la banca d'affari “la pressione sulle banche e sulle casse statali” ha indotto questo atteggiamento che “potrebbe creare tensioni all'interno di Syriza”, anche se è probabile che rimangano ambiguità e margini di trattativa sugli impegni per Atene.

Tsipras guadagna tempo, Bruxelles diffidente
E' stato difficile raggiungere un accordo, tutti hanno dovuto impegnarsi al massimo dentro e fuori la riunione: Draghi, Juncker, Dijsselbloem e lo stesso Tsipras, perché la situazione era troppo delicata e il suo ministro delle finanze Varoufakis non aveva il mandato sufficiente. Italia e Francia hanno mediato, giocando un ruolo centrale che ha portato ad un “successo storico”, come lo ha definito il ministro Pier Carlo Padoan.

Il ministro tedesco Wolfgang Schaeuble non ha ancora perdonato a Varoufakis lo 'scherzo' dell'11 febbraio, quando tentò di cambiare il testo dell'accordo una volta che il tedesco era uscito dalla sala. Non a caso, i due più duri e più reticenti a firmare ieri sono stati proprio Schaeuble e lo spagnolo De Guindos.

Ottimista il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis che si dice «certo» che i partner europei accetteranno la lista con gli impegni di Atene sulle riforme e «quasi certo» che non servira' una nuova riunione dell'Eurogruppo.

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