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Grecia, in arrivo nuove richieste di aiuti. Merkel: domenica vertice straordinario Ue a 28, accordo o Grexit

Domenica si terrà un nuovo vertice sulla Grecia, questa volta con tutti i 28 stati membri. Lo ha annunciato stasera la cancelliera Angela Merkel, al termine dell’Eurosummit. Il vertice di domenica «è stato concordato perche pensiamo che la situazione sia molto pericolosa», ha spiegato la Merkel. «Stasera molti attorno al tavolo hanno detto che un haircut del debito greco non avrà luogo - ha aggiunto - perché questo è vietato nell'eurozona».
«Prima di parlare di una ristrutturazione del debito, vediamo quel che la Grecia può fare», ha tenuto poi a precisare Angela Merkel, affermando anche che «dopo il referendum di domenica scorsa la posizione del primo ministro greco Alexis Tsipras forse si è rafforzata, ma la libertà di manovra degli altri 18 stati membri si è ridotta».

Quanto alla richiesta di un prestito ponte formulata oggi da Atene, la Merkel ha detto che serve prima una «prospettiva a lungo termine, e quando questa sarà definita allora potremo parlare del breve periodo», quindi «prima viene la proposta per il lungo periodo e dopo la disponibilità a parlare di un meccanismo a breve termine, che deve essere legato a impegni».

«La palla ora è nel campo del governo greco, che domenica prossima dovrà presentare le sue proposte: se saranno ritenute accettabili, si troverà l'intesa, come credo e spero», ha spiegato il premier Matteo Renzi lasciando l'Eurosummit. «Il vero problema è che tipo di Europa costruiamo, quella della crescita, della cultura o solo quella di regolamenti e burocrazia: questo è il vero argomento di discussione su cui vorrei ci confrontassimo».

Ue, cinque giorni per accordo o Grecia fallisce
«Non ho mai parlato di scadenze ma oggi dico che abbiamo solo 5 giorni per trovare l'accordo finale, tutti hanno responsabilità di trovare una soluzione», altrimenti le conseguenze comprendono «il fallimento della Grecia e delle sue banche», così il presidente della Ue Donald Tusk. Se il negoziato dovesse concludersi con un nulla di fatto «non sarà doloroso solo per il popolo greco ma ci saranno conseguenze per l'Europa anche dal punto di vista geopolitico: chi pensa non sia così è un ingenuo», ha detto Donald Tusk alla fine dell’Eurogruppo.

Quattro ore di Eurosummit
È durato circa quattro ore l’Eurosummit di questa sera. «Stiamo continuando a lavorare per trovare una soluzione, dipende da quello che ci dirà il signor Tsipras», aveva detto Juncker in serata. Mentre il primo ministro greco nel tardo pomeriggio di oggi ha avuto un colloquio trilaterale con Merkel e Hollande. «È impossibile prendere iniziative necessarie senza riforme», ha detto la Cancelliera, ribadendo che ci sono «pochi giorni a disposizione per trovare una soluzione» e che «mancano ancora le basi per negoziare sulla Grecia». A mantenere accesa la speranza di un accordo il neo ministro delle Finanze greco Euclide Tsakalotos: «L'Eurozona - ha detto in serata - mostra la«volontà politica di darci una nuova chance».

I risultati dell’Eurogruppo straordinario di oggi
«I greci ci manderanno una richiesta di aiuti Esm entro domattina, e un nuovo Eurogruppo telefonico la valuterà, poi ci invieranno una lista di riforme»: così il presidente Jeroen Dijsselbloem al termine dell'Eurogruppo oggi. «Vorremmo ricevere una proposta scritta» da parte della Grecia «molto rapidamente». «È troppo presto per essere ottimisti, la Grecia ha bisogno di riforme credibili ed è quello che vogliamo sentire da loro», ha aggiunto.

Poche e dichiarazioni piccate dal ministro delle Finanze della Spagna, Luis de Guindos, al termine dell'Eurogruppo. «Non c'è stata proposta, abbiamo parlato di cose generali, non abbiamo tempo da perdere», ha detto. «È stata una buona conversazione, ci aspettiamo una richiesta di aiuti Esm tra qualche ora, ma sarà un programma con forti condizionalità», ha detto il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb.

«Quadrilaterale» Juncker-Tsipras-Hollande-Merkel
Oggi si è tenuto anche un vertice ristretto a margine del vertice europeo straordinario sulla Grecia. Secondo quanto riferito da fonti citate dall'agenzia France Presse, prima dell'inizio dei lavori tra i leader dell'area euro si terrà una riunione del presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker, il premier greco Alexis Tsipras, il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel.

Merkel: impossibile prendere iniziative necessarie senza riforme
«Senza le riforme, non è possibile intraprendere le iniziative necessarie per risolvere» lo stallo con la Grecia. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ai giornalisti poco prima del vertice dei Capi di Stato e di Governo europei a Bruxelles, ribadendo che per Berlino «non ci sono le premesse per avviare delle trattative». Merkel ha detto di non aspettarsi decisioni concrete nel vertice di questa sera anche perché «a tutt'oggi non abbiamo gli elementi per dare una valutazione definitiva».

Hollande: occorrono solidarietà e rapidità
L'Europa deve dimostrare di essere capace di solidarietà ma anche di rapidità, una soluzione «va trovata entro questa settimana». È questa la posizione di Francois Hollande che prima dell'inizio dell'Eurosummit incontrerà Tsipras con Angela Merkel.

Telefonata Tsipras-Obama
Colloquio telefonico tra il presidente americano, Barack Obama e il premier greco Alexis Tsipras. Quest'ultimo - secondo quanto riferiscono alcuni media internazionali - avrebbe aggiornato il leader Usa sulla situazione nel Paese ellenico e sulla richiesta di Atene ai partner. Obama avrebbe espresso con forza la speranza degli Usa in un successo dei negoziati sulla Grecia. La Casa Bianca ha ribadito nelle ultime ore di essere contraria all'ipotesi Grexit.

Tsipras parla domani al Parlamento europeo
Il primo ministro greco terrà domani, mercoledì, un discorso di fronte al Parlamento europeo, dopo la vittoria al referendum del «no» alle proposte dei creditori internazionali per evitare il default. Lo ha indicato una fonte del governo di Atene.

Intanto a quanto si apprende da fonti europee, la richiesta di “prestito ponte” avanzata dal premier greco Alexis Tsipras ai vertici di Bruxelles sarebbe di sette miliardi di euro al più presto, possibilmente entro le prossime 48 ore, per fare fronte all'emergenza, cioè ai debiti in scadenza, ed evitare il default.

Austria e Lussemburgo favorevoli a un prestito ponte
Austria e Lussemburgo hanno aperto all'ipotesi di un prestito-ponte per la Grecia allo scopo di evitare un'accelerazione della crisi che rischierebbe di portare dritto a Grexit. Così si sono espressi i ministri delle finanze lussemburghesi Pierre Gramegna e dell'Austria. Hans Joerg Schelling parlando con la stampa ha alluso all'idea di una soluzione-ponte che «non deve essere per il lungo termine, ma un approccio al problema della liquidità», ha Schelling. Gramegna ha indicato che «il finanziamento ponte può essere una soluzione per aprire le banche nei prossimi giorni, magari la prossima settimana».

«Grexit non esclusa»
«Una Grexit non è il nostro obiettivo, noi lavoriamo a un altro schema per trovare una soluzione, ma se il pacchetto di riforme» della Grecia non è credibile «questa non può essere esclusa». Così il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis al suo arrivo all'Eurogruppo straordinario sulla Grecia. Mentre il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble ha ricordato che «chi conosce i Trattati Ue sa che il taglio del debito è vietato». Queste le prime battute filtrate all’Eurogruppo dei ministri delle Finanze, che verrà seguito da un nuovo summit straordinario dei capi di governo dell'Eurozona per far ripartire il dialogo tra Europa e Grecia.

Juncker: pronta Grexit, non si evita se Atene non agisce
Anche se si ribadisce «fermamente contrario all'ipotesi di una Grexit», il presidente Jean-Claude Juncker ammette che «la Commissione europea è pronta a tutto. Abbiamo uno scenario sulla Grexit preparato nei dettagli, abbiamo anche uno scenario per fornire aiuti umanitari e ne abbiamo uno, ed e' il mio preferito, per agire ora e tenere la Grecia in area euro». Ma, ha detto Juncker nella conferenza stampa al termine dell'Eurosummit, lo scenario Grexit «non possiamo evitarlo se il governo greco non fa quello che ci aspettiamo faccia e se non rispetta la dignità del popolo greco».

Il finlandese Stubb: non vogliamo alleggerire il debito greco
«Non vogliamo alleggerire il debito greco, è stato già fatto nel 2011 e 2012, la porta del negoziato resta aperta ma è legata a condizioni»: lo ha detto il ministro delle finanze finlandese Alexander Stubb. Il ministro ha anche escluso che si lavori a un «prestito ponte» dell'Esm, visto che «il fondo Esm è legato a un programma a lungo termine, che richiede impegni (da parte greca, ndr) a lungo termine. Ci serve un cambio di atteggiamento da parte del Governo greco», ha aggiunto.

Padoan: spirito costruttivo
«Siamo qui con spirito costruttivo per cercare di trovare un accordo, naturalmente molto dipenderà da come si porrà il governo greco, io spero si ponga con spirito costruttivo», ha detto il ministro dell'economia italiano Pier Carlo Padoan.

Moscovici: il debito greco non è sul tavolo
La questione della ristrutturazione del debito greco «non è una cosa di cui parleremo oggi»: lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici prima dell'Eurogruppo. «Sono le autorità greche che devono ora dirci in modo chiaro come intendono agire per evitare lo scenario peggiore».



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