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Migranti, arrestati tre scafisti in Libia. Fermato altro Tir in…

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110 morti e 200 dispersi

Migranti, arrestati tre scafisti in Libia. Fermato altro Tir in Austria

Si fanno più chiare circostanze e responsabilità per la strage di migranti avvenuta giovedì notte al largo della Libia, quando circa 200 cadaveri di cadaveri causati da un doppio naufragio di due barconi sono stati individuati dalla Guardia costiera locale. Tre presunti trafficanti sono stati arrestati oggi al porto di Zuwara, «tutti di giovane età», come ha riferito un miliziano locale. Secondo i sopravvissuti alla strage, a bordo c'erano tra le 430 e le 470 persone.

Ancora incerto il bilancio del doppio naufragio
Manca ancora un bilancio attendibile di una delle stragi più gravi da quando sono inizati i viaggi della speranza nel mar Mediterraneo. La Mezzaluna Rossa ha reso noto che, finora, sono stati recuperati i corpi di 116 migranti, molti dei quali bambini ma - ha precisato il portavoce Mohammad al-Misrati - «decine di persone mancano all'appello». Misrati ha spiegato che a bordo dei barconi affondati al largo delle coste libiche vi erano circa 400 migranti (500 secondo l'Agenzia Onu per i rifugiati, Unhcr), di cui 198 sono stati tratti in salvo. Secondo il Guardian, le vittime complessive della tragedia sarebbero «fino a 300». I cadaveri recuperati sono 110. Fino a 200 i dispersi.

L’arresto dei presunti trafficanti opera di una milizia locale
In un comunicato, la milizia ha spiegato che gli arresti di oggi saranno «un deterrente per questo devastante fenomeno» e che i suoi uomini «sono attivamente impegnati nel contrasto di ogni tipo di crimine» nell'area. L'intervento della milizia sarebbe stata sollecitata da centinaia di residenti che avrebbero anche dato vita ad una dimostrazione nella città portuale innalzando cartelli con la scritta “Zuwara non deve essere nelle mani dei sanguisughe”. La milizia ha diffuso anche le foto dei tre con in mano le immagini dei cadaveri dei bimbi trovati sulle spiagge. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di Alyasse Krshman, 21 anni, Ayou Askeer, 32, e Nasem Azzbi, 21. I tre sono stati catturati sulla base delle informazioni fornite dai sopravvissuti.

Strage del tir in Austria, prorogata la custodia per i 4 sospettati
La polizia austriaca ha intercettato un camion con a bordo 26 migranti, tre dei quali - tutti bambini - sono stati ricoverati in ospedale per disidratazione e si trovano in condizioni gravi. «Se il viaggio fosse proseguito la situazione sarebbe probabilmente divenuta critica», ha spiegato un portavoce della polizia, che ha fermato il camion al termine di un inseguimento poco lontano dalla frontiera tedesca. A bordo del veicolo vi erano 26 migranti provenienti da Siria, Afghanistan e Bangladesh, intenzionati a raggiungere la Germania; il conducente del camion, un rumeno che non si era fermato ad un posto di blocco, è stato arrestato.
Rimarranno in carcere almeno fino alla fine di settembre i quattro sospettati arrestati ieri in Ungheria in relazione alla strage di 71 migranti, morti per asfissia a bordo di un Tir trovato abbandonato 24 ore prima lungo un'autostrada in Austria. Il Tribunale di Kecskemet, a metà strada tra Budapest e la frontiera con la Serbia, ha accolto la richiesta della Procura, che sollecitava appunto una proroga minima della custodia preventiva di trenta giorni. Sempre in Austria, un controllo nel distretto di Barunau ha permesso oggi alle Forze dell’ordine di individuare 26 profughi nascosti su un camion: tre bimbi sono in gravi condizioni a causa della disidratazione. Lo riferisce Bbc. L'autista, di nazionalità romena, è stato arrestato. I profughi provengono da Siria, Afghanistan e Bangladesh.

Rilasciato l’autista italiano fermato nel Surrey
È stato invece rilasciato perché giudicato totalmente estraneo ai fatti l'autista italiano fermato venerdì nel Surrey, in Inghilterra, perché a bordo del suo camion erano nascosti 27 clandestini. Secondo fonti diplomatiche, l'italiano ha dimostrato che i migranti erano saliti a bordo a sua insaputa. Nel caso dell'autista italiano, 50 anni, fermato sulla M25, l'anello autostradale che cinge Londra, era stato proprio lui a fermarsi nell'area di servizio di Cobham perché insospettito da alcuni rumori a bordo.

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