Mondo

Nella notte nuovi raid aerei a Raqqa, caccia a Salah Abdeslam

  • Abbonati
  • Accedi
dopo gli attacchi di parigi

Nella notte nuovi raid aerei a Raqqa, caccia a Salah Abdeslam

La Francia ha lanciato nella notte una nuova ondata di raid sulla città siriana di Raqqa, considerata 'capitale' dell'Isis. Lo riportano i media internazionali online, citando fonti militari francesi sentite dall'agenzia Afp.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle indagini sarebbe Mohamed Amri, 27 anni, il presunto artificiere del commando terrorista che ha provocato una strage a Parigi ed è stato arrestato ieri a Molenbeek, in Belgio. Gli inquirenti hanno ritrovato un grande quantitativo di nitrato nella sua abitazione, che potrebbe essere stato utilizzato per la preparazione delle cinture esplosive indossate dai kamikaze in azione nella capitale francese.
Secondo quanto riferisce Bfm Tv, dopo gli attentati, Salah Abdeslam - attualmente ricercato - avrebbe contattato due amici belgi per venire a prenderlo a Parigi. Uno di questi due uomini sarebbe proprio Amri. Salah Abdeslam e Amri sarebbero due dei tre sospetti fermati sabato mattina alla frontiera belga e poi lasciati andare perché non ancora ricercati.

Allarme rientrato in Piemonte
«L'allarme c'è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano». Così il questore vicario di Torino, Sergio Molino, sull'allarme per la presunta presenza in Italia della Seat nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi.

Ieri in tarda mattinata si era diffusa la notizia che anche le forze dell'ordine italiane fossero impegnate nel tentativo di rintracciare la Seat nera usata venerdì da uno dei terroristi, Abdeslam Salah, tuttora ricercato, ma successivamente fonti qualificate dalla Polizia di Stato hanno riferito all’Agi che la vettura era stata già ritrovata ieri dalla Police nationale in un quartiere della capitale francese: secondo le stesse fonti «al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l'Italia o di persone transitate sul nostro territorio» attraverso il valico di Ventimiglia. L'auto, noleggiata in Belgio dal 9 al 16 novembre, è stata abbandonata nel quartiere parigino di Montreuil: al suo interno tre “Kalashnikov”, un sacco con 14 caricatori, 3 coltelli da macellaio, un navigatore Gps, alcuni pezzi di una cintura esplosiva.

Nelle indagini sugli attacchi di Parigi, tuttavia, spunta un nome nuovo: in una nota diramata oggi dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza a tutte le questure italiane si legge che «le autorità francesi» hanno richiesto informazioni sul conto di Baptiste Burgy, 32 anni, originario di Langres (Francia): si tratta, sottolinea la nota, di uno straniero «non precedentemente noto». Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parig venerdì notte.

Più in generale le stragi di Parigi portano dritte a Molenbeek, Bruxelles, Belgio. Tutto ruota attorno a questo quartiere, la moschea Al Khalil dove stamattina la polizia ha perquisito, interrogato, lanciato un’operazione con la strada chiusa al traffico da due blindati, portato via da rue Ransfort un uomo incappucciato. Il tribunale di Bruxelles ha smentito che la persona arrestata a Molenbeek sia Salah Abdeslam, il ricercato numero uno per le stragi di Parigi, uno dei tre fratelli e forse unico sopravvissuto del commando kamikaze. Mentre si cerca di ricostruire la cellula che ha colpito a Parigi, c’è stato un allarme bomba poi rientrato nel quartiere europeo di Bruxelles.

Scattate le operazioni della polizia anche in Francia: 168 perquisizioni nelle case di individui sospetti, in 19 diversi dipartimenti. Ci sono stati 23 arresti e il sequestro di 31 armi, tra cui alcune da guerra, è il bilancio dal ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve mentre la Francia si ferma per un minuto di silenzio.

Individuata intanto la mente dietro gli attentati, è il belga Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti - riferiscono fonti ufficiali francesi - neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. Amico d'infanzia del ricercato numero 1, Salah Abdeslam, Abaaoud sarebbe anche dietro agli attentati al treno Thalys. L'uomo è scappato in Siria lo scorso gennaio. Il capo jihadista è tristemente famoso per un video registrato nel 2014 in cui guida un'automobile che trascina dietro alcuni corpi mutilati. Abaaoud avrebbe organizzato il fallito attentato in Belgio dalla Grecia e da allora è ricercato. Due dei terroristi suicidi identificati a Parigi - indicati dai giornali belgi come Bilal Hadfi e Brahim Abdeslam - avrebbero conosciuto Abaaoud. Quest'ultimo viveva un tempo nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles, così come Abdeslam.

Altri due kamikaze degli attentati a Parigi, uno morto al Bataclan e l'altro vicino allo Stade de France, sono stati identificati. Lo dichiara il procuratore di Parigi, precisando che uno dei due era oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo.

Il terrorista morto al Bataclan si chiamava Samy Amimour ed era nato a Parigi nel 1987. Insieme ad altri due kamikaze, fra i quali Omar Mostefai, si è fatto saltare all'interno del teatro. Sembra che la famiglia risieda a Bobigny, nel nord della capitale francese, una delle zone dove questa notte - a partire dall'una - sono scattati raid della polizia. L’altro attentatore, riferisce la polizia, era nato in Siria.

Chi erano i terroristi in azione venerdì sera a Parigi
Prende così forma lentamente la fotografia dei terroristi che hanno messo a segno venerdì sera i devastanti attentati di Parigi, costati la vita ad almeno 129 persone.

Tre terroristi sono morti durante il blitz delle forze di sicurezza francesi nella sala concerti del Bataclan: due hanno azionato la propria cintura esplosiva e si sono fatti saltare in aria; l'altro, ha indicato la polizia, è stato abbattuto dagli agenti ed è ancora da identificare. Uno dei kamikaze era Omar Ismail Mostefai, identificato grazie al dna estrapolato da un dito mozzato: l’attentatore al Bataclan aveva 29 anni, era nato nella banlieue di Parigi e risiedeva a Chartres. Aveva alle spalle otto condanne per piccoli reati ed era schedato per la sua vicinanza ad ambienti dell'Islam radicale. Nell'ultimo anno la Turchia ha avvisato in due occasioni le autorità francesi che Mostefai, che nel 2013 si trovava in Turchia, avrebbe potuto compiere un attacco kamikaze, riferiscono oggi i media turchi, citando fonti anonime della sicurezza di Ankara.

L'attentatore di Boulevard Voltaire: Ibrahim o Brahim Abdeslam, 31 anni, è uno dei tre fratelli che si ritiene siano coinvolti nelle stragi: è stato identificato dagli inquirenti come l'uomo che ha noleggiato una Seat Leon nera usata negli attentati (poi ritrovata con armi all'interno, a quanto sembra dei kalashnikov). Anche lui ha azionato un giubbetto esplosivo, nel caffè Comptoir Voltaire: il terrorista è morto, un passante è rimasto gravemente ferito.

I terroristi dello Stade de France: tre kamikaze sono morti nella zona dello stadio che nel 1998 ospitò la finale dei Mondiali di calcio, anche loro azionando giubbetti esplosivi. Uno era Bilal Hadfi, cittadino francese nato nel 1995 e residente in Belgio. Un passaporto siriano, rilasciato a un 25enne di nome Ahmed Almohamed, è stato ritrovato a ridosso dallo stadio: era stato registrato da un rifugiato arrivato nell'isola greca di Leros a ottobre. Le autorità non hanno confermato se le impronte digitali di questa persona coincidano con i resti di uno degli aggressori. Secondo fonti americane, il passaporto in questione è falso. Nessuna informazione, al momento, sul terzo kamikaze dello Stade de France, dove era in corso l'amichevole tra Francia e Germania a cui assisteva anche il presidente Hollande, evacuato precipitosamente.

Sospetti in fuga: la polizia ha spiccato un mandato di arresto e un'allerta internazionale nei confronti del 26enne Salah Abdeslam, fratello di uno dei terroristi morti nelle stragi. Salah Abdeslam ha noleggiato la Volkswagen Polo nera utilizzata dal commando che ha assaltato il Bataclan. Nato e vissuto in Belgio, l'uomo ha anche la nazionalità francese. Nelle ore immediatamente successive agli attentati, la polizia francese ha fermato Salah Abdeslam e altri due uomini nei pressi della frontiera belga, ma li ha lasciati andare perché i loro nomi non comparivano in alcuna lista di ricercati. La polizia ha fatto sapere che è giudicato pericoloso e non deve essere avvicinato.

Gli arrestati: un terzo fratello Abdeslam, che alcuni organi di informazione indicano come Mohammed Abdeslam, figura tra le sette persone arrestate sabato nel quartiere Molenbeek-Saint-Jean di Bruxelles, sospettato di legami con gli attentati. Per lui, ha indicato l'emittente televisiva iTele, è stata prorogata la custodia cautelare dalle forze dell'ordine, che lo hanno già ascoltato. Padre, fratello e cognata di Mostefai, insieme con altri membri della famiglia, sono ancora in stato di fermo presso la polizia. Gli inquirenti belgi intanto hanno rilasciato 5 dei sette sospetti arrestati nel weekend. Mohamed Abdeslam è stato rilasciato «senza nessuna incriminazione», ha precisato il suo avvocato.

© Riproduzione riservata