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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2010 alle ore 17:13.
Soluzione d'emergenza per l'assenza di pubblici ministeri nelle Procure del Mezzogiorno. Una riunione straordinaria del plenum del Consiglio superiore della magistratura si terrà lunedì per discutere e votare una pratica urgente per contribuire - con il taglio del tirocinio dei magistrati che hanno appena vinto il concorso - alla soluzione della scopertura di organico (pari a 1.202 posti) nelle sedi disagiate. La proposta prevede la riduzione di 2 mesi della durata effettiva del tirocinio, con ciò consentendo una più rapida copertura di parte dei posti scoperti (pari al 12,5%) che non si riusciranno a colmare con i trasferimenti d'ufficio.
Il provvedimento in discussione rientra in un più ampio contesto di interventi che il Csm ha allo studio per risolvere il problema, ma l'ipotesi divide i consiglieri, tant'è che in Commissione la proposta, martedì scorso, è passata con due voti favorevoli (dei consiglieri di Unicost Fabio Roia e Francesco Mannino) e una valanga di astensioni da parte dei consiglieri di sinistra. Questo nonostante la scorsa settimana l'assemblea di Palazzo dei marescialli, a maggioranza, avesse espresso l'orientamento di accorciare il tirocinio, come parte di una strategia complessiva che intende affrontare il problema con i trasferimenti d'ufficio, ma anche con le applicazioni extradistrettuali, vale a dire con prestitì temporanei di sei mesi (e anche "forzosi", se necessario) di toghe da altri uffici giudiziari. Il tutto nella convinzione che i trasferimenti d'ufficio non saranno comunque sufficienti a risolvere il problema visto che in base alla legge si potrà attingere solo da quei non molti uffici giudiziari i cui vuoti di organico sono inferiori al 20%