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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2010 alle ore 19:04.
È di 56 articoli la manovra anti-crisi 2011-2013 da 24,9 miliardi di euro. Il provvedimento, entrato in vigore il 31 maggio 2010, sbarcato a Palazzo Madama per la conversione in legge, contiene una stretta sul pubblico impiego, che passa per il congelamento degli stipendi fino al 2013, lo stop ai rinnovi contrattuali, 2010-2012. Prevista anche una rimodulazione di pensioni e la rateizzazione del Tfr, se d'importo superiore ai 90mila euro. Arriva, poi, un'emersione per gli immobili "fantasma". Scende, da 12.500 a 5mila euro, il tetto della tracciabilità del contante.
Varata anche una stretta sulle invalidità e nuove regole per il redditometro, con i controlli che scatteranno quando il reddito dichiarato sarà inferiore del 20% rispetto a quello accertato dal Fisco. Fra le novità proposte dalla manovra arriva il quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni, il nono dell'industria e dei servizi, il sesto dell'agricoltura e il censimento delle istituzioni non profit.
Colpo d'acceleratore anche per le cause tributarie. Ci sono poi disposizioni tributarie, antifrode e antiriciclaggio, misure per arginare il fenomeno delle imprese "apri e chiudi" o in perdita sistemica, ma anche interventi contro la microevasione diffusa. Arriva poi una addizionale del 10% sui compensi corrisposti a titolo di stock option. Previsti anche una fiscalità di vantaggio per il Sud in caso di nuove iniziative produttive e incentivi per il rientro in Italia dei "cervelli" emigrati all'estero.
Ecco, dalla proroga della sospensione dei versamenti tributari e contributivi in Abruzzo alle zone a burocrazia zero nel Sud, tutte le novità della manovra, illustrate articolo per articolo.