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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2010 alle ore 19:25.
A partire dal prossimo 1° gennaio, a ministri e sottosegretari, che non siano parlamentari, arriva un taglio del 10% al trattamento economico complessivo. Attualmente, la misura interessa 9 unità: 2 ministri e 7 sottosegretari. Taglio del 10% anche ai compensi dei componenti gli organi di autogoverno della magistratura e del Cnel. Dalla riduzione è escluso il trattamento retributivo di servizio.
Per quanto concerne i gettoni di presenza, è previsto che non possano superare l'importo di 30 euro a seduta giornaliera. Vengono ridotti poi i rimborsi ai partiti politici, riducendo del 10% il contributo di un euro quale moltiplicatore per il numero di cittadini elettori, e vengono soppresse le quote annuali dei rimborsi in caso di scioglimento anticipato del Governo. La sforbiciata ai rimborsi si applica a partire dal primo rinnovo di Camera, Senato, Parlamento europeo, consigli regionali. Cura dimagrante anche per i doppi, tripli incarichi conferiti dalle Pubbliche amministrazioni a titolari di cariche elettive: per questi soggetti c'è l'obbligo di percepire solo il rimborso spese e il gettone di presenza massimo di 30 euro a seduta.
L'articolo detta, infine, tutta una serie di norme per ridurre i costi della politica "a livello locale". Tra le misure adottate, la soppressione dell'indennità ai consiglieri circoscrizionali e la non attribuibilità di qualsiasi forma di retribuzione agli amministratori di comunità montane, unioni di comuni e organismi territoriali deputati alla gestione di servizi pubblici.