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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 09:03.
Il Veneto, accanto a Lombardia ed Emilia-Romagna, sale sul podio italiano degli ospedali "rosa". Strutture sanitarie a misura di donna. Tra le 350 individuate quest'anno a livello nazionale dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), il Nord-Est ne conta diciotto, e di questi ben quattordici in Veneto, con otto strutture che si sono aggiudicate il massimo riconoscimento.
Più in generale, su un totale di 132 candidature, 122 nuove strutture sono i sono aggiudicate i bollini rosa: a 51 ospedali sono stati assegnati 3 bollini, altri 51 ne hanno ricevuto 2 e 20 ospedali hanno ottenuto un bollino. Il Centro (17%) e il Sud (13%) sono tuttora meno rappresentati, mentre prosegue la scoperta di eccellenze italiane nei piccoli centri di provincia e all'estero, con una struttura premiata a Sorengo, in Svizzera.
«Questo progetto giunto alla quarta edizione – afferma Francesca Merzagora, presidente di Onda – vuole essere doppiamente d'aiuto alle donne: da una parte è un consiglio per la scelta dei centri che possano offrir loro un'assistenza migliore, dall'altra punta a spingere le strutture sanitarie, che spesso non considerano o forse neppure conoscono le esigenze femminili, a farsi carico in modo più completo della salute della donna. Le donne, infatti, rappresentano la principale utenza dei servizi sanitari, con 5 milioni di ricoveri ogni anno».
Tra le principali novità l'aumento in tutta Italia degli ospedali "senza dolore" e le strutture che propongono la parto-analgesia. La classifica – stilata da una apposita Commissione scientifica presieduta da Laura Pellegrini, direttore generale dell'Istituto Spallanzani di Roma, annovera, tra gli altri, l'ospedale Franz Tappeiner di Merano, 393 posti letto e stanze di degenza a uno o due letti, telefono e tv, ha ben 11 donne in posizione apicale: punta a creare un centro dedicato per la diagnostica e la terapia del seno, separato dalla divisione e dall'ambulatorio convenzionale, per assicurare una maggiore privacy alle pazienti.
L'ospedale di Bressanone, 262 posti letto, possiede un centro di eccellenza senologico in collaborazione con l'ospedale di merano e la clinica universitaria di Innsbruck: è certificato Iso 9001 e secondo i criteri della Società di senologia germanica. Per quanto riguarda il Veneto, ospedale della Ulss 4 Alto Vicentino, 490 posti letto, punta a rispondere ai bisogni di una società multiculturale: tra i servizi, cucina multietnica e una convenzione con 30 mediatori culturali, corsi di formazione antiviolenza. Fiore all'occhiello il Progetto Giobbe, centrato su percorsi certi per il malato oncologico. L'ospedale è centro di riferimento nazionale per la pet therapy.