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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2010 alle ore 19:19.
Ricco il menù in arrivo per ridurre i costi del lavoro pubblico. Il piatto forte sarà il congelamento degli scatti d'anzianità fino al 2013. Anche se si specifica che il tetto alle retribuzioni in questione non coincide più con il trattamento "in godimento nell'anno 2010", bensì col trattamento ordinariamente spettante per l'anno 2010, al netto, quindi, degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d'anno (fermo restando l'effetto a fini esclusivamente giuridici di progressioni in carriera e passaggi tra aree), maternità, malattia, missioni svolte all'estero, effettiva presenza in servizio.
Confermato, invece, lo stop ai rinnovi dei contratti triennali 2010-2012 e si rimodulano gli importi occorrenti per la stipula (inserendo anche gli oneri riflessi per contributi previdenziali e Irap). Nel periodo di stop ai rinnovi, continuerà invece a essere erogata l'indennità di vacanza contrattuale. Per i dirigenti, invece, scatterà una riduzione (che però non varrà ai fini previdenziali) del 5% sulla parte eccedente i 90mila di trattamento economico comprensivo e fino a 150mila euro lordi annui. La percentuale sale al 10%, per la parte eccedente i 150mila euro annui lordi. Sempre per i dirigenti (e contravvenendo, almeno teoricamente, con la riforma Brunetta) diventa possibile, alla scadenza dell'incarico e, anche, senza una valutazione negativa, conferire al dirigente un altro incarico, pure di valore economico inferiore. Si stabilisce poi che dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale delle amministrazioni pubbliche non possa superare il corrispondente importo dell'anno 2010 ed è comunque automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio.
Confermata la previsione che i rinnovi contrattuali relativi ai dipendenti pubblici per il biennio 2008-2009 non possano prevedere miglioramenti economici per il medesimo biennio superiori al 3,2 per cento. Disco verde, anche, a un blocco del turn over, variabile. Sono esclusi polizia, vigili del Fuoco, università). Mentre per il triennio 2011-2013 tutte le altre amministrazioni ed enti possono assumere entro il limite del 20% del personale cessato dal servizio, l'anno prima. Per il 2014, tale limite è aumentato del 50% e a decorrere dal 2015, al fine di rendere strutturali le economie conseguite, viene prevista la sola possibilità di reintegro del turn over. Per la Scuola, torna il "tetto" di presenza in aula per gli alunni disabili e viene, poi, confermata la norma che consente di avere, anche per il 2010-2011, lo stesso contingente di docenti di sostegno, pari a quello in servizio l'anno precedente. Viene, tuttavia, ammessa una possibilità di deroga, "in caso di particolari gravità".