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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2010 alle ore 19:28.
Si riduce dal 3% al 2% il limite delle spese annue di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili in uso ad amministrazioni statali. Sono fatte salve le spese obbligatorie riconducibili al Codice dei beni culturali e quelle relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Bisognerà studiare con l'Agenzia del demanio tutte le soluzioni di affitto di immobili, per uso governativo, che faranno risparmiare l'Erario, introducendo una sanzione per il caso di mancato rilascio degli immobili: riduzione lineare degli stanziamenti di spesa dell'amministrazione, pari all'8% del valore di mercato dell'immobile, rapportato al periodo di maggior permanenza in uso.
Si dovranno contenere anche i consumi intermedi, del 3% nel 2012 e del 5% a decorrere dal 2013. Slitta al 31 dicembre 2010 il termine per l'applicazione delle disposizioni in materia di valutazione dei rischi, con riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Si attribuisce ai dirigenti degli uffici dirigenziali generali la competenza ad adottare i provvedimenti con i quali le amministrazioni dichiarano le opere, servizi e forniture da considerarsi "segreti" oppure "eseguibili con speciali misure di sicurezza".
Buona notizia per il comparto Scuola: le economie di spesa realizzate (al momento, circa 2 miliardi) per effetto della manovra 2008 resteranno nella Scuola e andranno a "recuperare" il blocco degli scatti d'anzianità per insegnanti e Ata. Analogamente, viene istituito nello stato di previsione del Tesoro un fondo, con dotazione di 80 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2011 e 2012, destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco interessato dal blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo e degli automatismi stipendiali. Arriva poi un differimento al 31 dicembre 2010 del termine di decorrenza degli obblighi sulla valutazione dei rischi relativi allo stress lavoro-correlato, che vale anche per i datori di lavoro privato.