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Questo articolo è stato pubblicato il 27 agosto 2010 alle ore 08:41.
Sono poco più di 95mila i professionisti iscritti alle Casse di previdenza nate con il decreto legislativo n. 103 del 1996, con una crescita del 5% l'anno nell'ultimo triennio. Sono gli enti nati per garantire una pensione alle professioni che non avevano mai avuto copertura previdenziale: agrotecnici, biologi, infermieri (liberi professionisti), periti agrari, periti industriali, psicologi e – riuniti nella Cassa pluricategoriale – attuari, geologi, chimici e dottori agronomi e dottori forestali. Una piccola crescita generalizzata; l'unico ente in controtendenza è quello dei periti agrari che tra il 2008 e il 2009 hanno registrato un calo d'iscritti dell'1,25% pari a 40 unità, su un totale a fine 2009 di 3.163.
L'aumento più consistente, del 9%, viene registrato dalla categoria professionale più numerosa, quella degli psicologi, passati da 30.101 a 32.819, seguiti a una certa distanza dalla seconda categoria più rappresentata nelle nuove casse, gli infermieri, che con una crescita del 5,78% hanno raggiunto la quota di 16.169 iscritti.
Intanto, diminuisce il numero di contribuenti attivi per ogni pensionato, anche se il parametro è ancora molto favorevole: nel caso degli infermieri professionali nel 2006 c'erano 86 attivi ogni pensionato, a fine 2009 sono diventati 38; molto simili i numeri dei biologi, passati da 85 a 36 nel quadriennio; seguono gli psicologi che nel 2006 contavano 45 attivi ogni pensionato mentre nel 2009 29; periti agrari e periti industriali hanno 10 attivi per ogni professionista a riposo. Gli agrotecnici, 1.182 professionisti in attività, hanno quattro professionisti in quiescenza.
I dati sulle nuove Casse previdenziali mostrano un altro dato, forse il più allarmante: i redditi dei professionisti restano molto bassi e in alcuni casi sono calati nel giro di un anno: perdono fatturato i biologi, per esempio, che passano dai 23.490 euro del 2008 ai 22.072 del 2009, con un crollo del 6 per cento. In calo anche i redditi degli infermieri liberi professionisti che passano da 25.314 euro a 25.223 euro (-0,3%) e quelli degli psicologi, che diminuiscono da 15.677 euro a 15.497 euro (-1,1%).
Sensibili miglioramenti, invece, nei fatturati degli agrotecnici che salgono dai 19mila euro anni del 2008 a 19.100 euro nel 2009 (+0,5%) e in quelli dei periti agrari, passati da 23mila a 23.100 (+0,4%). Tra le categorie rappresentate dalle nuove casse i più "ricchi" sono i periti industriali i cui redditi sono aumentati del 5,8%, raggiungendo nel 2009 un reddito medio pari a 36mila euro (nel 2008 il valore era fermo a 34mila euro).