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Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2010 alle ore 15:47.
Un nuovo terreno di scontro (dopo le nuove regole sugli archivi unici del dicembre 2009) si è aperto all'indomani dell'approvazione del Dl 78/2010, con limitazioni all'uso del contante sempre più stringenti, non solo sulle quantità, ma anche sui "momenti" nei quali le somme si utilizzano.
L'articolo 41 del decreto 213/2007, come modificato dal Dl 78 contiene, al comma 1 un indicatore di anomalia, prodromico alla segnalazione di operazioni sospette, che riguarda i movimenti in entrata ed in uscita da conti bancari, per contanti, su importi pari o superiori a 15mila euro.
Il problema vero è però quello della compatibilità di questa norma con l'operatività quotidiana delle banche, ormai terrorizzate, con inevitabili ripercussioni anche sui clienti, dai movimenti in contanti allo sportello. Ciò anche in virtù del fatto che i "generatori di anomalie" che gli istituti di credito posseggono, e che in via informatica evidenziano operazioni "strane" sui conti della clientela, sono tarati già fortemente sul contante. Qualcuno li aveva già posizionati sui 5mila euro, altri intermediari hanno calibrato i software su 12.500, altri - data la non obbligatorietà di utilizzare i generatori, e la libertà, nel caso contrario, di assecondarli alle loro esigenze - su differenti importi.
E qui nasce l'interrogativo: 15mila euro fanno obbligatoriamente l'attenzione? Il più contiene il meno, o la soglia di 5mila rimane valida anche se non si raggiungono, con più operazioni, i fatidici 15mila? Forse è stato sopravvalutato il ruolo dei generatori, e sottovalutata la capacità degli operatori di accorgersi di movimenti sospetti.
Il caso classico è quello del pensionato o dell'impiegato, con redditi accreditati fissi e monitorabili, che effettuino un versamento di 10mila euro in contanti. A prescindere dalla somma, il generatore lancerebbe comunque un alert al sistema, evidenziando quello che nel gergo tecnico è definito un "inatteso" su quella posizione. L'operatore dovrebbe poi, per logica, controllare che quel movimento non si sta verificando con frequenza, perché è chiaro che sarebbe ass assurdo segnalare come sospetto un cittadino che versa del contante nella propria banca una tantum (l'alert non ci sarebbe, al contrario, se il titolare del conto fosse, ad esempio, un benzinaio).