IL PROSPETTO / Il test di operatività limita l'esclusione

L'agevolazione si applica quindi nei periodi d'imposta in cui la rivalutazione ha effetti fiscali. Nel modello Unico 2010 la riduzione si applica per le rivalutazioni effettuate in base alla legge 266/05 in quanto il primo triennio di decorrenza degli effetti fiscali comprende anche il 2009, mentre alle società che hanno eseguito la rivalutazione (in base alla più recente legge 185/08, i cui effetti decorrono dal 2013) si deve applicare la percentuale non ridotta del 5 o 6% sul valore contabile dell'immobile ante rivalutazione.

L'agevolazione
Una novità contenuta in questo modello riguarda l'agevolazione relativa alla detassazione degli investimenti di cui all'articolo 5 del Dl 78/09 (Tremonti-ter) nonché quella per gli aumenti di capitale eseguiti entro il 31 dicembre 2009. Infatti, come precisato con le circolari dell'agenzia delle Entrate 44/E/09 e 53/E/09, la disciplina delle società di comodo non implica il venir meno delle agevolazioni fiscali previste da specifiche disposizioni di legge (si veda anche la circolare 25/E/07).
Entrambe le agevolazioni non vengono meno qualora la società non superi la verifica di operatività. L'importo escluso da imposizione per effetto delle agevolazioni «bonus capitalizzazione e Tremonti-ter» dovrà essere sommato agli altri importi che non concorrono a formare il reddito imponibile per effetto di disposizioni agevolative. Tali importi vengono sottratti dal reddito presunto per determinare il reddito minimo imponibile ai fini del successivo confronto di quest'ultimo con il reddito effettivo (rigo RF82).
Le società di capitali e di persone con terreni affittati non dichiarano il reddito derivante dal contratto di affitto ma il reddito dominicale rivalutato dell'80% (articolo 90 del Tuir; istruzioni modello Unico SC).
Non sono tuttavia escluse dalla disciplina delle società di comodo: se il ricavo effettivo è superiore ai ricavi presunti in base alle percentuali previste dalla legge, si tassa il reddito dominicale; se invece non viene superato il test dei ricavi si deve dichiarare il reddito minimo che risulterà certamente superiore al reddito dominicale rivalutato (circolare 137/E/97). A un minor ricavo effettivo corrisponde un maggior reddito fiscale.

TITOLI E CREDITI
La voce
Genera un ricavo presunto pari al 2% del valore contabile. Tale voce comprende anche le quote di società di persone possedute dalla società. Sono ricomprese anche le partecipazioni in possesso dei requisiti pex, i cui proventi, ai fini del calcolo dei ricavi minimi, vanno assunti però per intero e non nella misura del 5%. Per quanto riguarda la voce crediti si ricorda che si considerano solamente quelli di natura finanziaria e cioè che derivano da un impiego di capitale (esempio versamento in conto futuro aumento di capitale) ; quindi vanno esclusi i crediti nei confronti dell'erario e quelli commerciali

L'ANALISI
I ricavi presunti
Il ricavi presunti vanno confrontati con i ricavi effettivi (voci A1 ed A5 del conto economico) e l'incremento delle rimanenze. I relativi importi si rilevano nelle voci A2, A3 e B 11(se di segno negativo) del conto economico. Non vanno considerati i decrementi delle rimanenze. Sono rilevanti i proventi da partecipazioni e interessi (voci C 15 e C 16 del conto economico). Gli interessi attivi da conto corrente dovrebbero essere considerati ancorché il saldo del conto non venga conteggiato per il test di operatività

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