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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2010 alle ore 08:56.
«Delle due l'una: o il governo si decide a modificare le regole del Patto, o i comuni questa volta si fermano del tutto». Il sindaco di Varese Attilio Fontana, presidente dell'Anci Lombardia, è il leghista che ad aprile ha portato in piazza a Milano più di 400 sindaci lombardi per protestare contro il Patto.
Com'è la situazione oggi?
In peggioramento progressivo, perché il governo ha ridotto drasticamente la quota di pagamenti liberi dal patto. La deroga, già limitatissima, è stata poi ulteriormente alleggerita per trovare 50 milioni da regalare a Roma.
Si moltiplicano gli accordi con le banche per anticipare i pagamenti alle imprese. Che cosa ne pensa?
Lo stiamo studiando anche noi, ma è un cane che si morde la coda. Alle banche vanno pagati gli interessi, con il risultato che l'anno prossimo il problema aumenta. Sono pezze temporanee, che risolvono l'immediato ma non hanno futuro.
Il federalismo fiscale può cambiare la situazione?
Il federalismo va benissimo, ma i benefici non sono immediati e si concentrano dove c'è più evasione da recuperare, cioè al Sud. Sempre che i sindaci del Mezzogiorno vogliano applicarlo davvero. (G.Tr.)