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Norme e Tributi Fisco

La detrazione del 55% in cerca dell'allungo

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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2010 alle ore 12:07.

L'attesa è tutta o quasi per il 55 per cento. Tra gli incentivi e le agevolazioni alla voce «fisco» in scadenza il 31 dicembre, è quella su cui sono concentrate le attenzioni di operatori e associazioni di categoria. Per due ragioni. Innanzitutto perché la detrazione concessa a chi riqualifica gli immobili sotto il profilo energetico si rivolge a un "pubblico" ampio: persone fisiche, società ed enti non commerciali. Secondo l'Enea – l'ente incaricato di ricevere le pratiche – sono circa 600mila i contribuenti che tra il 2007 e il 2009 hanno sostituito gli infissi o la caldaia, oppure hanno installato i pannelli solari o coibentato il tetto di casa. E altri 240mila si aggiungeranno quest'anno, stando alle ultime stime. Cifre capaci – e qui sta la seconda ragione – di mettere in moto anche l'indotto: il mercato dei servizi e dei prodotti collegati agli interventi di efficienza energetica. Inoltre il 55% finora ha viaggiato di pari passo con la detrazione "gemella" del 36% sulle spese di ristrutturazione, già prolungata per tutto il 2012.

«Chiediamo la proroga del 55%, senza modifiche e con un orizzonte temporale adeguato a dare stabilità al mercato», sottolinea Cirino Mendola, presidente di Finco (Federazione industrie prodotti impianti e servizi per le costruzioni) aderente a Confindustria. «Si tratta della principale misura che in questo momento ha effetti anticiclici per il settore delle costruzioni, fortemente colpito dalla crisi – prosegue –. Inoltre, contribuisce alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e si ripaga praticamente da sola, perché comporta l'emersione di lavoro nero e frutta al fisco maggiori entrate tributarie, ma anche contributi Inail e Inps».

È proprio questo uno dei temi decisivi nel confronto con il ministero dell'Economia, che avrà l'ultima parola sul futuro della detrazione. Quanto costa il 55%? Stime del Sole 24 Ore indicano che tra il 2007 e il 2010 le spese agevolate totali ammonteranno quasi a 11 miliardi di euro. Cifra che per il fisco implica 6 miliardi di minori entrate. Questo importo, però, va spalmato tenendo conto del fatto che i contribuenti beneficiano del bonus in cinque rate annuali: di conseguenza, i mancati incassi per l'erario oscillano tra 1,2 e 1,5 miliardi all'anno.

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Tags Correlati: Cirino Mendola | Cna | Confindustria | Giampaolo Valentini | Inail | Inps

 

Ma il bilancio della detrazione va fatto anche alla luce dell'«impulso alla green economy e dei green jobs e all'incremento del valore del patrimonio immobiliare», spiega Giampaolo Valentini, dell'Enea. «Sarebbe un incentivo da mantenere – prosegue – e si può pensare a come farlo, al limite ripensando alle condizioni». Per valutare tutte le variabili in gioco, l'Enea ha appena consegnato due dossier riservati allo Sviluppo economico.

A difesa della misura anche Claudio Carpentieri, responsabile ufficio politiche fiscali Cna, che ritiene «assolutamente prioritario prorogare sia la detrazione del 55% che la Tremonti ter: con la proroga del 55% si andrebbe inoltre incontro al tanto auspicato risparmio energetico». Anche in considerazione del fatto che in questa fase economica il sistema delle imprese «ha bisogno di tutti gli stimoli possibili».

Già, perché in lista di scadenza non c'è solo l'incentivo all'efficienza. La possibilità di salire sul treno della Tremonti ter (si veda l'articolo in alto) è terminata il 30 giugno. Rimane però in vita fino al conto alla rovescia della notte di San Silvestro la Tremonti quater che "premia" la ricerca e lo sviluppo per la realizzazione di campionari nel settore tessile. Così come scadranno entro lo stesso termine alcune misure specifiche quali il credito d'imposta per l'autotrasporto e la deduzione per i gestori di impianti di carburanti. Mentre la proroga del regime agevolato per i contribuenti minimi (professionisti e piccole imprese con fatturato fino a 30mila euro) attende l'autorizzazione formale del Consiglio Ue dopo che la Commissione ha dato parere favorevole

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