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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 08:00.
Una riduzione che potrebbe arrivare fino a quasi 700milioni di euro, per tre adempimenti fiscali, che costano alle imprese annualmente 2,7 miliardi di euro (anche se si tratta di una prima stima che potrebbe subire qualche aggiustamento nelle prossime settimane). È arrivato, infatti, alle ultime battute il lavoro in cantiere da qualche tempo e realizzato tra agenzia delle Entrate e dipartimento della Funzione pubblica sugli oneri amministrativi fiscali, in collaborazione con le associazioni di impresa.
In realtà, della miriade di adempimenti che pesano sui contribuenti, il tavolo di lavoro ha preso in considerazione solo le comunicazioni e le dichiarazioni Iva, i modelli 770 semplificati e i rimborsi Iva (sia il modello VR che quello TR). Questi tre adempimenti da soli costerebbero 2,7 miliardi alle imprese: nelle intenzioni del provvedimento "taglia costi" la semplificazione dovrebbe portare alla riduzione delle spese per le aziende del 25%, pari quindi a circa 700 milioni. Ovviamente una volta individuati i costi, occorrerà trovare le modalità per ridurli e questo sarà un passaggio ulteriore e forse meno semplice rispetto alla loro individuazione.
Il dato dei 2,7 miliardi è stato presentato ieri a un incontro che si è svolto a Roma tra i diversi soggetti interessati, all'agenzia delle Entrate, che ha avuto un valore interlocutorio, perché ci sono stati alcune richieste di aggiustamenti metodologici da parte delle associazioni di categoria. Un aggiustamento, però, che probabilmente potrebbe influenzare più che altro la ripartizione dei dati all'interno delle diverse categorie di imprese.
Il dato finale dovrebbe essere validato in una riunione che si svolgerà nella seconda decina di ottobre. E quando la stima sarà definitiva, sarà possibile conoscere una serie di dati ulteriori, come la ripartizione delle spese per attività amministrativa (ovvero la tipologia di adempimento: compilazione del modello, invio eccetera), per dimensione dell'impresa, costi unitari e così via.
La questione metodologica riguardava soprattutto le modalità di ripartizione del peso delle imprese maggiori e minori, che ha richiesto un supplemento di elaborazione del documento che pure ieri era stato presentato, ma poi ritirato per recepire dal punto di vista tecnico le osservazioni che sono state avanzate.