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Questo articolo è stato pubblicato il 18 settembre 2010 alle ore 09:55.
«L'Italia, grazie a questa riforma, si pone all'avanguardia in Europa nella regolamentazione degli intermediari del credito. La nuova architettura legislativa sulle professioni avrà effetti assolutamente positivi. Va nella direzione della trasparenza, della sicurezza, del riordino di un comparto eccessivamente frammentato», spiega Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin, l'Associazione italiana che raggruppa gli operatori del credito al consumo.
«Viene elevato il livello della professionalità e delle competenze degli operatori, a tutto vantaggio non solo delle banche e delle finanziarie ma anche degli agenti e dei mediatori più virtuosi e dei clienti. Anche l'estensione alle banche della possibilità di avvalersi della collaborazione di agenti in attività finanziaria è un'altra innovazione alla quale guardiamo positivamente».
Secondo Piano Mortari, «il portato fondamentale della riforma è l'aumento della trasparenza per la clientela. Con queste nuove norme chi si avvicina a un agente o a un mediatore potrà identificare meglio qual è la controparte. A questo contribuirà anche la riserva di denominazione sul termine finanziaria e simili, che non potrà essere più utilizzato surrettiziamente».
«Le maglie più strette delle regole di professionalità e onorabilità, l'aumento dei controlli, l'introduzione di forme di patrimonializzazione e responsabilizzazione degli oepratori anche sul fronte dei danni alla clientela provocati da collaboratori miglioreranno il profilo del settore e la fiducia tra i clienti. Mentre a Bruxelles si discute di finanziamenti responsabili, l'Italia imbocca con decisione questa strada», conclude Piano Mortari.