House Ad
House Ad
 

Norme e Tributi Approfondimenti

Debiti rateizzati all'Inps e ruoli solo a Equitalia

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2010 alle ore 08:06.

PAGINA A CURA DI
Alessandro Rota Porta
La rateizzazione dei debiti Inps iscritti a ruolo non prevede più la doppia procedura Inps o esattoria: è questa la principale novità introdotta dalla circolare n. 106 del 3 agosto scorso. Da questa data non è più infatti possibile rivolgersi all'Inps per dilazionare i debiti contributivi già notificati con cartella esattoriale: con la disposizione l'istituto si allinea alle metodologie adottate da altri enti (si veda l'articolo a fianco). Mentre con le regole precedenti erano previste due tipologie di dilazioni, alternativamente presso l'Inps (massimo 60 rate) o presso Equitalia (massimo 72 rate), ora per le partite iscritte a ruolo il contribuente dovrà inoltrare la domanda di rateizzazione esclusivamente all'agente della riscossione che dovrà valutare il rispetto delle condizioni per l'eventuale accoglimento. Rimangono valide le dilazioni su cartella già concesse, fatta salva l'eventuale revoca da parte dell'Inps nel caso di mancato rispetto del piano di ammortamento.
Il provvedimento dispone anche altre modifiche per la concessione del pagamento dilazionato delle scoperture, soprattutto nell'ottica di agevolare le imprese in difficoltà nell'accesso al versamento rateale della contribuzione. Si parla a questo punto dei soli debiti ancora in fase amministrativa, la cui gestione rimane di competenza dell'Inps: mancati versamenti alle scadenze di legge, debiti richiesti mezzo avviso bonario, debiti in fase legale ma non ancora iscritti a ruolo, partite già affidate all'esattoria ma per le quali non sia ancora avvenuta la notifica della cartella di pagamento.
In primo luogo, all'atto dell'istanza, il datore di lavoro non è più tenuto al versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori, pur rimanendo fermo l'obbligo dell'Inps di effettuare la segnalazione del reato all'autorità giudiziaria. Su questo punto potranno emergere grosse problematiche nel caso in cui, anche in presenza di istanza accolta, il debitore si veda notificare dalla Procura l'ipotesi di reato. Una facilitazione - quella annunciata - che rimane sulla carta poiché sarà comunque necessario cercare di versare tali somme, per non incorrere nella denuncia penale.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Alessandro Rota | Autorità giudiziaria | Inps | Previdenza

 

In secondo luogo viene meno l'obbligo del contribuente di versare l'acconto pari al dodicesimo dell'intera scopertura, dovuto prima dell'emissione del piano di dilazione. Tutte queste novità consentiranno il rilascio di un piano di ammortamento definitivo da parte dell'Inps, contestualmente alla presentazione dell'istanza di rateazione. La prima delle rate concesse dovrà ora essere versata in anticipo o nella stessa data della sottoscrizione per accettazione del piano: con questo meccanismo si dovrebbe semplificare il rilascio del Durc.
Il contribuente deve ricomprendere nella domanda tutti i debiti contributivi nei confronti dell'istituto, anteriormente alla loro iscrizione a ruolo: se il datore di lavoro è tenuto al versamento della contribuzione a più gestioni previdenziali (dipendenti, autonomi, gestione separata), dovrà presentare una domanda per ciascuna partita contributiva, secondo la rispettiva competenza.
Per conservare il beneficio della rateazione, occorre non solo rispettare le scadenze delle rate indicate nel piano di ammortamento ma altresì il regolare versamento della contribuzione corrente: il venir meno di una delle due condizioni o di entrambe fa decadere la rateazione e comporta il mancato rilascio di eventuali Durc richiesti dall'azienda, nonché la perdita delle agevolazioni contributive, i cui requisiti sono verificati col sistema del cosiddetto Durc interno. In questa situazione, la possibilità di richiedere una nuova dilazione per lo stesso debito è condizionata alla presentazione di idonea garanzia fideiussoria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli adempimenti aggiornati
I nuovi step per richiedere la rateazione dei debiti Inps in fase amministrativa
Contenuti dell'istanza
La domanda deve contenere l'estratto contributivo relativo ai crediti oggetto di dilazione (con specifica delle partite debitorie e di eventuali versamenti già effettuati);
omnicomprensività di tutti i debiti nei confronti dell'istituto, relativamente alle varie gestioni previdenziali interessate (un'istanza per ciascuna gestione);
l'esposizione debitoria non si deve essere determinata durante
il periodo di durata di una precedente dilazione: in caso contrario una nuova rateazione può essere richiesta dietro presentazione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa e saldo della precedente;
massimo 24 rate mensili, prolungabili a 36 con autorizzazione del ministero del Lavoro. In casi particolari 60 mensilità con provvedimento Lavoro-Economia;
allegare documento di identità del legale rappresentante.
Presentazione della domanda
Presso gli sportelli Inps o telematicamente;
deve essere definita entro 15 giorni dalla presentazione.
Istruttoria Inps
esame della documentazione e immediata verifica dell'impegno del contribuente alla regolarizzazione della situazione debitoria;
adozione del provvedimento di accoglimento o diniego della domanda e comunicazione del provvedimento al contribuente;
in caso di accoglimento della dilazione, rilascio del piano di ammortamento definitivo;
segnalazione all'autorità giudiziaria per il mancato versamento delle quote a carico dei lavoratori trattenute sulle retribuzioni;
scatta la non punibilità del datore di lavoro se questi provvede al versamento di queste somme entro tre mesi dalla contestazione o notifica della violazione.
Adempimenti del contribuente
pagamento della prima rata, tramite modello F24 (causale RC01), da effettuare prima o contestualmente alla data di sottoscrizione per accettazione
del piano di ammortamento;
sottoscrizione del piano entro
10 giorni dalla delibera di accoglimento;
rispetto delle scadenze delle rate mensili calcolate (attraverso il ruolo diriscossione spontanea ) e regolare versamento della contribuzione «corrente», pena
la revoca. In caso di sospensione del pagamento della contribuzione mensilmente dovuta, il direttore della sede può comunque autorizzare la prosecuzione della dilazione.

Shopping24

Da non perdere

Economia Usa a stelle e (7) rischi

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Usa e per quella globale, inevitabilmente

Senza Pedemontana le imprese frenano

Se ne parla da vent'anni e ancora non c'è. L'Expo 2015 sembrava l'occasione buona per arrivare in

Lettere

I mutui latitano ma le banche abbiano più coraggio Mi chiamo Andrea Bucci, sono un giovane

Il posto italiano sul treno cinese

Dapprima le cattive notizie: l'anno appena trascorso è stato, per gli italiani, il peggiore del

Grillo è tornato e vuole contendere l'elettorato a Berlusconi

Una mossa a effetto di Beppe Grillo era attesa come inevitabile ormai da qualche settimana. Da

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da