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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2010 alle ore 08:12.
Se avete una discussione con l'inquilino del piano di sopra che si trascina da anni, forse è arrivato il momento buono per risolverla. I casi possibili sono quasi infiniti: c'è chi vuole contestare la veranda costruita sul terrazzo e chi vuole impedire il parcheggio selvaggio nel cortile condominiale, chi vuole rivedere i criteri di suddivisione delle spese e chi non ne può più dei rumori che arrivano dall'ultimo piano. Se la vostra lite rientra in una di queste tipologie, la soluzione potrebbe nascondersi tra le righe di una sentenza: come la 18477 della Cassazione, sulle tabelle millesimali, o la 18331 sulla legittimazione dell'amministratore in giudizio.
Questa «Guida pratica» prende spunto dalle ultime pronunce dei giudici, nella consapevolezza che è la giurisprudenza a dettare le regole concrete. Del resto, a fronte di 23 articoli di codice civile dedicati al condominio, ogni anno vengono emesse decine di migliaia di sentenze, che plasmano una materia in continua evoluzione.
Si parte dalla possibilità di modificare a maggioranza le tabelle millesimali, che in condominio governano il voto in assemblea e (soprattutto) la divisione delle spese: dal riscaldamento centralizzato alla manutenzione, dall'acqua all'ascensore. Si passa al principio secondo cui l'amministratore non può stare in giudizio senza l'ok dell'assemblea nelle materie che esulano dalle sue competenze ordinarie: regola corretta sotto il profilo teorico, che potrebbe però creare non pochi problemi applicativi. E si finisce con gli orientamenti dei giudici riguardanti due classiche fonti di litigio in condominio: le immissioni (rumori e cattivi odori) e l'uso delle parti comuni, come il cortile e il sottotetto.
Come sempre, la questione chiave è chiarire «chi può fare che cosa». Un aiuto in più, oltre a questa Guida, arriva dagli esperti delle associazioni professionali, che risponderanno ai quesiti dei lettori (l'invio delle domande è possibile dalle 9 alle 18 di oggi).
Intanto, è bene sapere che sul codice civile potrebbe presto abbattersi la riforma: al Senato la commissione Giustizia sta esaminando un disegno di legge (As71, relatore Franco Mugnai) che punta ad aggiornare – 68 anni dopo l'emanazione del codice – la disciplina sul condominio. Il testo contiene diverse novità importanti: