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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2010 alle ore 09:14.
ROMA - Sarà stata anche soltanto una battuta, quella di Umberto Bossi sui romani "SPQR". Ma il leader della Lega e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, nel loro "pranzo della conciliazione" lo scorso mercoledì, più che di epiteti e di code alla vaccinara avranno parlato di conti pubblici e debito della capitale. Stando a fonti bene informate la gestione commissariale a carico dello Stato, che è responsabile del servizio dei 12 miliardi di debito pregresso accumulato dal Campidoglio fino all'aprile 2008, dovrà trovare entro gli inizi di dicembre 120 milioni di euro per pagare rate di interessi e quote di ammortamento su mutui e prestiti bancari in scadenza.
Soldi che al momento non ci sono e che saranno il primo compito per il neo commissario straordinario Massimo Varazzani - ex ad della Cassa depositi e prestiti - che il prossimo martedì si insedierà nella poltrona lasciata da Domenico Oriani.
«Tutte le rate sul debito pregresso maturate finora quest'anno sono state pagate», hanno confermato ieri fonti della gestione commissariale. I tempi stringono per trovare una soluzione, temporanea e di tampone, oppure strutturale e definitiva, sull'ultima tranche di pagamenti alle banche da fare entro la fine dell'anno: includendo i fornitori, il conto sarebbe molto più salato.
Il nuovo incarico sul debito pregresso della capitale è impegnativo non solo per i tempi stretti ma anche per la complessità delle operazioni: una mole di passività che arriva fino a 12 miliardi, dai mutui e prestiti bancari ai debiti commerciali, dai contenziosi ai derivati. Il decreto di nomina di Varazzani è stato firmato lo scorso martedì ed è stato già registrato dalla Corte dei conti: l'ex-ad della Cdp inizierà a occuparsi del maxi-debito capitolino dal prossimo martedì. I 120 milioni per onorare il debito agli inizi di dicembre saranno anticipati dal Comune oppure saranno pagati con stanziamenti dallo Stato: ma non è escluso che rientrino nella ristrutturazione complessiva del debito pregresso che prenderà il via con l'arrivo del nuovo commissario.
Entro la fine dell'anno, a mettere la parola "fine" sulla partita del debito pregresso sarà un prestito concesso da istituzioni finanziarie per un minimo di 9 fino a 12 miliardi: l'operazione prevede l'attualizzazione dei flussi futuri e strutturali da 500 milioni di euro previsti dalla legge su Roma Capitale. Un'operazione fortemente promossa dal piano di rientro a firma del commissario uscente Oriani e approvata dal presidente del Consiglio lo scorso luglio.