Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2010 alle ore 18:42.
Ecco, di seguito, le due tracce: la prima è quella discussa e corretta alla scuola Anselmi (videotrasmessa anche in altre scuole di preparazione) e la seconda quella dettata all'esame per diventare notaio.
Alla scuola di preparazione
Mortis Causa
Tizio vedovo titolare di un cospicuo patrimonio premette che ha redatto un testamento olografo in doppio originale e che ha successivamente distrutto l'esemplare in suo possesso, avendo l'intenzione di revocarlo, ma non quello nelle mani di un suo amico attualmente non reperibile perché impegnato in una regata intorno al mondo.
Delle disposizioni contenute nel citato olografo vorrebbe far salvi i legati di denaro in favore di due enti di beneficienza ma non ricorda né gli importi né la denominazione degli enti.
Tizio dichiara al notaio le seguenti ulteriori volontà:
- lasciare l'usufrutto dell'appartamento in Napoli di cui allo stato è nudo proprietario all'amico Mevio con divieto assoluto di locazione;
- lasciare all'amico Giorgio interdetto, cui è stato nominato tutore Frisco, la somma di 150.000 euro purché l'amministrazione della medesima non sia lasciata al tutore;
- lasciare all'amico Sergio uno dei quattro cavalli che possiede;
- lasciare al cugino Sempronio n. 10mila azioni Fiat;
- lasciare alla cugina Caia 100mila euro in Bpt depositati presso la Bnl.
Tizio dichiara infine che intenderebbe nominare esecutore testamentario la casa d'asta "Alfa" di Roma allo scopo di dividere tra i suoi due figli il patrimonio artistico posseduto, attribuendo a detta casa la facoltà di amministrare il patrimonio artistico, sino alla divisione, con possibilità di procedere ad alienazioni senza necessità di autorizzazioni.
Si rediga il testamento tenendo presente che Tizio, a seguito di un infortunio, sottoscrive con incerta grafia solo con la mano sinistra.
All'esame
Mortis causa
Tizio, vedovo, inabilitato e titolare di un cospicuo patrimonio, si rivolge al notaio Romolo Romani, con sede in Roma via Arenula 1, manifestando la volontà di depositare il suo testamento segreto.
All'uopo, accompagnato dal curatore Filano, si reca dal notaio e gli consegna la scheda testamentaria in busta aperta, redatta dall'estraneo Oreste.
Il candidato, verificata la legittimità del contenuto, rediga la scheda testamentaria ed il verbale di ricevimento delle volontà del testatore.