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Norme e Tributi Lavoro

Avvocati sulle barricate Sì di notai e commercialisti

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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2010 alle ore 06:41.

MILANO
Avvocati contrari. Anche se con diverse sfumature. E forte interesse da parte delle altre categorie. I professionisti si avvicinano in ordine sparso al debutto della conciliazione. Il regolamento in vigore da domani conferma la scommessa sugli ordini che avranno un percorso agevolato di adesione al registro dei mediatori e che si vedono riconosciute competenze nelle materie di diretto interesse.
Categoria chiave è quella degli avvocati. Che da subito ha dimostrato una forte ostilità alla mediazione, considerata un ulteriore passaggio della strategia della sfiducia dimostrata dal Governo nei confronti dei legali. E il regolamento non sembra avere certo risolto le cose confermando l'assenza dell'assistenza legale obbligatoria, per esempio. Tanto è vero che a un più cauto Cnf, che ha avanzato la richiesta di uno stralcio di alcune materie dall'area del tentativo obbligatorio, si affianca un battagliero Oua che ha già preannunciato ricorso al Tar sul decreto.
Quanto al Notariato, il presidente Giancarlo Laurini ha tenuto a sottolineare l'attenzione per uno strumento che coinvolge figure come i notai che si caratterizzano per posizioni di terzietà nei confronti dei cittadini.
«La pubblicazione in Gazzetta del decreto 180 sulla mediazione ci riempie di soddisfazione – ha sottolineato il consigliere nazionale dei commercialisti, Felice Ruscetta – perché ci crediamo». Intanto, prosegue Ruscetta (che ne è presidente), si è già insediato il Consiglio direttivo di Adr commercialisti, la Fondazione del Cndcec creata per dare una risposta in tema di gestione di conflitti ed in particolare di mediazione civile. Molti i progetti, dalla creazione di un organismo di mediazione nazionale ed internazionale alla definizione di alti parametri di efficienza, alla realizzazione di un network con università, associazioni e centri internazionali. Infine – conclude Ruscetta – abbiamo appena acquistato un software che distribuiremo a tutte le nostre camere di conciliazione per una gestione più efficiente dell'attività».
Soddisfatti anche i consulenti del lavoro, che leggono i benefici della conciliazione soprattutto attraverso la lente del contenzioso sul lavoro.

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Tags Correlati: Adr | Cndcec | Cnf | Giancarlo Laurini | Libere professioni | Rosario de Luca

 

«Il regolamento era atteso – spiega il presidente della Fondazione studi, Rosario de Luca – anche perché la collettività avrà a disposizione la riconosciuta terzietà e capacità di comporre controversie, tipiche della professione dei consulenti. Le nostre strutture hanno già avviato l'attività formativa che, con il 2011, sarà trasferita ai Consigli provinciali».
G. Ne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giudizio delle categorie
TERZIETÀ VALORIZZATA
Da parte del notariato emerge una reazione di grande attenzione per un progetto che valorizza anche la figura del notaio caratterizzata da terzietà nei rapporti con i cittadini. Partita la ricognizione sul territorio mentre si avvicina la costituzione di organismi di conciliazione. Apprezzamento, infine, per la soluzione data al verbale di conciliazione in materie delicate come quella immobiliare
FONDAZIONE DEDICATA
Grande soddisfazione per l'entrata in vigore del regolamento con le norme attuative. Si è già insediato il consiglio direttivo della fondazione dedicata dalla categoria alle soluzioni stragiudiziali. In vista la creazione di un organismo di mediazione internazionale e di standard di efficienza, mentre si riflette sulla saldatura di un vero e proprio network con università, associazioni e centri stranieri
RICORSO IN VISTA
Forte contrarietà per il tentativo obbligatorio di conciliazione e per un regolamento che non ha accolto le proposte dei legali né per l'inserimento di un'assistenza tecnica vincolante né per i requisiti di preparazione dei mediatori. Il Cnf pensa a uno stralcio di alcune materie, ma da parte dell'Oua si sta preparando un ricorso contro il decreto da presentare al Tar
MENO CONTENZIOSO
Per i consulenti del lavoro l'accento va messo sull'efficacia di uno strumento che dovrebbe permettere di dare un deciso taglio al trascinarsi in giudizio delle controversie, offrendo una credibile strada alternativa. Il tutto aprendo anche un credito nei confronti dei professionisti, chiamati a dare un contributo importante nelle materie di loro stretta competenza

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