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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2010 alle ore 06:40.
Il processo telematico inizia a diventare una realtà. Magari fragile, ma anche, in una certa misura, obbligata.
In una giustizia civile che rischia di soccombere sotto il peso di 5 milioni e mezzo di controversie arretrate, con uffici giudiziari alle prese con budget sempre più esigui e con un personale amministrativo in drammatica carenza di organico, l'informatica applicata alla giustizia rischia di non essere neppure più una scelta, piuttosto un comando.
Sul fronte degli investimenti, il ministero della Giustizia ha messo in campo un impegno di 5 milioni (con esclusione dei costi per l'assistenza tecnica) quanto a spesa corrente e di 134 milioni quanto agli investimenti.
I dati più aggiornati sono lì a testimoniare che qualcosa si sta muovendo all'interno di un'architettura complessiva che prevede la connessione tra soggetti abilitati esterni (avvocati, ausiliari del giudice, altre pubbliche amministrazioni) e soggetti abilitati interni (magistrati, cancellieri) attraverso una forma di autenticazione forte tramite smart card con un punto di accesso esterno, autorizzato dal ministero della Giustizia.
I punti accesso sono poi collegati al gestore centrale, unica porta di accesso al Sici, il sistema informatico della giustizia civile. Tecnicalità che cominciano però a tradursi in risparmi di tempo e risorse per gli operatori e un po' per tutto il sistema giustizia.
I punti di accesso autorizzati sono 24 presso i consigli degli ordini degli avvocati, 4 privati, il Consiglio del notariato, l'Inps, l'Inail e l'Avvocatura dello Stato. I soggetti esterni abilitati sono 17.784 (16.943 avvocati, 208 consulenti d'ufficio, 41 notai, 468 avvocati e funzionari dello Stato, 124 legali pubblici).
In termini generali la consultazione tramite internet dei dati di registro dei fascicoli civili coinvolge ormai 130 uffici e 60 sezioni distaccate, con 121 punti di ingresso autorizzati, mentre l'accesso ai dati in tempo reale e agli atti del fascicolo in formato elettronico depositati dalle parti o dal giudice è una realtà per la cognizione in 45 tribunali e in 5 corti d'appello, e per l'esecuzione in 42 tribunali.