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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2010 alle ore 06:41.
Per gli alluvionati del Veneto arriva la miniproroga anche per i contributi previdenziali. In base a un primo annuncio ufficiale, poi, a queste prime misure si potrà aggiungere uno slittamento più ampio. A disporre la miniproroga contributiva sarà un'ordinanza della Protezione civile. Lo chiarisce un comunicato del ministero del Lavoro (si veda il testo qui a lato), dopo che ancora ieri «Il Sole 24 Ore» aveva sollevato questo problema. Sui professionisti c'è ancora incertezza: dalla lettura del decreto dell'Economia sembrano esclusi dallo slittamento.
La sospensione contributiva sarà affidata alla protezione civile visto che, come segnala lo stesso dicastero, il Lavoro non può disporre lo slittamento in modo autonomo.
Il comunicato ministeriale però riconosce in maniera esplicita anche che lo slittamento può essere solo un primo passo e che potrà essere il decreto "mille proroghe" a disporre un differimento più sostanzioso, senza però precisare a quando si andrà oppure se ci sarà una rateazione, secondo una richiesta che arriva anche dagli imprenditori colpiti.
Imprese e artigiani
Il termine, è l'indicazione che viene dal mondo delle imprese, è congruo. E la soglia minima sulla quale tutti concordano è di sei mesi. Francesco Peghin, presidente di Confindustria di Padova, afferma: «Va detto che apprezziamo questo primo passo fatto. Lo slittamento però dovrà essere almeno di sei mesi. In molti casi le imprese sono sommerse dall'acqua. Occorre anche fare in modo che abbiano il tempo di riorganizzarsi». E sul fatto che il termine di sei mesi corrisponda al minimo insiste anche Diego Caron, presidente del comitato Piccola impresa di Confindustria di Vicenza: «Bisogna dare alle imprese il tempo di ripartire – avverte. Sei mesi è solo un periodo per superare l'inverno. Anche una rateazione delle somme dovute sarebbe opportuna perché in questo modo si avrebbe un ritorno graduale alla normalità».
Per quanto riguarda gli artigiani, Claudio Miotto, vicentino e presidente di Confartigianato Veneto, spiega: «La nostra richiesta è di portare l'adempimento a giugno, perché allora le imprese sapranno anche a quanto ammontano le perdite dovute all'alluvione e potranno quantificare il dovuto. Cosa che non potrebbe avvenire adesso». E continua: «Finora abbiamo attenzione dal Governo, speriamo che continui e che anche l'agenzia delle Entrate provveda in questo caso a modulare in modo adeguato gli studi di settore. Il vantaggio è che, siccome si possono individuare precisamente i soggetti interessati, si può arrivare a stabilire lo slittamento solo per chi ne ha veramente bisogno».