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Norme e Tributi Fisco

Sul 5 per mille via ai rendiconti

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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2010 alle ore 09:09.

Arrivano a destinazione i fondi del 5 per mille del 2008 e, quasi in contemporanea, vedono la luce anche le istruzioni per rendicontare l'impiego delle somme (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri). Il ponte dell'Immacolata porta, così, in dote all'associazionismo no profit qualche certezza in più, per lo meno sul passato. Per l'edizione 2011, infatti, continua l'attesa di un ripescaggio del finanziamento "pieno" (400 milioni) nel decreto milleproroghe di prossima emanazione, dopo il drastico taglio (solo 100 milioni di copertura) operato con la legge di stabilità.

L'accredito degli importi per il 2008, per le organizzazioni di volontariato, è in corso già dallo scorso mese di settembre e, ad oggi, ha interessato la grande maggioranza dei beneficiari. Diversi enti restano in attesa e contano di avere il saldo almeno entro la fine dell'anno.
Il numero complessivo, per le realtà che rientrano nella categoria generale del volontariato (Onlus, associazioni di promozione sociale, fondazioni e associazioni riconosciute) ammonta a oltre 26mila enti. Per loro sono disponibili, dal 7 dicembre, le istruzioni emanate dal ministero del Lavoro e pubblicate sul suo sito, nella sezione 5 per mille dell'area sociale.

Le indicazioni
Le linee-guida chiariscono la portata della rendicontazione e le sue criticità. Il ministero rammenta che l'obbligo parte dalla terza edizione (anno 2008) del 5 per mille, e che coinvolge tutte le organizzazioni iscritte alla lettera a) delle leggi e dei decreti che hanno regolato di anno in anno la materia. Vi si ricomprendono, quindi, anche le organizzazioni che in un secondo tempo vi sono state incluse per effetto di proroghe dei termini di iscrizione.

Viene proposto un fac-simile di documento, che può essere scaricato dal sito del ministero, o da quello dell'Agenzia per le Onlus. Il fac-simile, oltre che della parte anagrafica, si compone di una seconda parte relativa al rendiconto dei costi sostenuti. Vi si trovano le prime tre voci concernenti le attività istituzionali, ma non progettuali messe in atto dall'ente (costi di struttura, di personale, pagamento di utenze). Segue una quarta voce, che interessa gli enti di II livello e quelli che erogano le somme ad altri enti senza scopo di lucro. L'ultima voce è relativa a eventuali progetti che, in tutto o in parte, possano essere stati finanziati anche con i fondi del 5 per mille.

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Lo schema proposto, alla portata anche delle organizzazioni meno strutturate, può essere sostituito dalla redazione di un bilancio che segua le indicazioni dell'Agenzia per le Onlus e che riporti nel dettaglio l'utilizzo delle somme erogate dai contribuenti. In quest'ultimo caso dovrà essere allegata anche copia della delibera di approvazione da parte dell'organo di amministrazione.

Il modello
Se viene impiegato il fac-simile, questo dovrà comunque riportare l'autocertificazione del rappresentante legale che le informazioni recate sono autentiche e veritiere, agli effetti anche penali. Al rendiconto deve, in ogni caso, essere allegata copia del documento di identità del rappresentante legale.

Una procedura diversa è quella fissata dal ministero della Salute per gli enti di ricerca sanitaria. Anche in questo caso, le disposizioni sono pubblicate sul sito alla sezione 5 per mille. Gli enti che hanno ricevuto i fondi dell'edizione 2008 sono 90: in testa figura l'Airc, Associazione italiana ricerca sul cancro, con 16 milioni di finanziamento, seguita dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor con 9,8 e dall'Istituto europeo di oncologia con 5,8.

Per questi enti la rendicontazione andrà scandita in due fasi: entro il 31 gennaio dell'anno successivo al ricevimento dei contributi l'ente dovrà inviare una scheda con gli elementi essenziali dei progetti sostenuti, quali il titolo, le date di inizio e la durata, oltre che, in caso di co-finanziamento, la quota coperta con i fondi del 5 per mille.

La vera e propria rendicontazione consuntiva dovrà essere prodotta entro il 31 gennaio dell'anno successivo alla conclusione di ogni singolo progetto. L'organizzazione dovrà indicare tutte le spese affrontate, suddivise nelle voci di costo tipiche della ricerca. Sempre entro lo stesso termine andranno compilati un abstract dei risultati e un elenco delle pubblicazioni scientifiche che ne siano state frutto.

ISTRUZIONI PER L'USO
Come registrare le spese
LE REGOLE GENERALI

Obbligo per tutti
Tutti i soggetti destinatari del 5 per mille devono rendicontare l'utilizzo delle somme, pena il recupero, anche coattivo, delle stesse da parte del ministero competente

Le spese ammissibili
Tutte le spese – per l'attività istituzionale ordinaria dell'ente o per progetto – sono ammissibili. Solo dall'edizione del 2010 le somme destinate dai contribuenti non potranno essere utilizzate per la copertura di costi delle campagne pubblicitarie sul 5 per mille

GLI ALTRI CASI
L'alternativa

In alternativa allo schema di rendicontazione, l'ente di volontariato può redigere il bilancio d'esercizio secondo le linee guida fornite dall'agenzia per le Onlus, dettagliando la destinazione della quota 5 per mille

Enti senza modello
Sulla base dei dati del 2008, sono 333 gli enti di ricerca scientifica e università, oltre a 1.152 associazioni sportive dilettantistiche, che ad oggi stanno ricevendo le somme ma non hanno un modello di rendicontazione ad hoc, né indicazioni su come redigerlo e a chi inviarlo

Gli approfondimenti
IL LIBRO
Guida alle Onlus

Regime fiscale, contabilità e bilancio degli enti non commerciali
Pagine 360 - 35,70 euro

I due esempi
PER L'ENTE DI VOLONTARIATO...
LE SCADENZE

L'associazione ha ricevuto le somme relative al 2008 il 10 settembre 2010. Entro il 30 settembre 2011 deve effettuare il rendiconto, che va inviato al ministero del Lavoro entro il 31 ottobre 2011 (per chi ha ricevuto più di 15mila euro nel 2008)

LE MODALITÀ DI INVIO
Tramite Pec o, in alternativa, per raccomandata
Si limita alle rendicontazioni e non alla documentazione, che va invece conservata ed esibita su richiesta dei ministeri

NELLO SCHEMA DI RENDICONTAZIONE
Risorse umane (costi sostenuti per personale e volontari impiegati con continuità); costi di funzionamento (locazioni, foniture di luce, gas, telefonia); acquisto beni e servizi (materiale informatico, compensi per prestazioni occasionali); erogazioni, in base agli scopi dell'istituzione (donazioni ad altre organizzazioni da parte di enti di II livello o da enti erogativi); altre voci di spesa (costi per progetti specifici)

E PER QUELLO DI RICERCA SANITARIA
LE SCADENZE

L'ente ha ricevuto il 15 aprile 2010 le somme. Entro il 31 gennaio 2011 invia la scheda assegnazioni future per progetti; la rendicontazione consuntiva va effettuata entro il 31 gennaio dell'anno successivo alla conclusione del progetto

MODALITÀ DI INVIO
Mediante il sistema di workflow della ricerca o, in alternativa, tramitePec
Si limita alle rendicontazioni e non alla documentazione, che va invece conservata ed esibita su richiesta dei ministeri

NELLO SCHEMA DI RENDICONTAZIONE
Per ogni progetto occorre specificare: costo del personale diricerca,apparecchiature, materiale destinato alla ricerca,spesediorganizzazione di convegni e viaggi,elaborazionedei dati, spese amministrative e altre spese (perogni spesa va inserita l'eventuale quota cofinanziata con altrifondi)

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