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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2010 alle ore 09:03.
La proroga al 2014 per la cessione delle partecipazioni bancarie eccedenti il tetto di possesso (0,50%) previsto dal Testo unico bancario da parte dei soci delle Banche Popolari è anzitutto limitato - nel decreto - alla situazioni in cui «il superamento del limite derivi da operazioni di concentrazione tra banche o tra investitori». È il caso, tra l'altro, di alcune Fondazioni di origine bancaria presenti nell'azionariato di Ubi Banca (che ha uno statuto cooperativo) e della Popolare di Milano.
Sarà prevedibilmente il caso del Banco Popolare, alla cui ricapitalizzazione è annunciato l'intervento della Fondazione CariVerona. La proroga - dice la relazione tecnica - è finalizzata ad «evitare consistenti svalutazioni in capo ai titolari di partecipazioni» strategiche. Sempre nel settore bancario, alleggerimento fiscale in arrivo per la restituzione delle agevolazioni previste negli anni '90 per le fusioni e poi ripetutamente bocciate in sede Ue come aiuti di Stato: le sanzioni legate ai recuperi «non sono dovute» anche se «irrogate con provvedimenti interessati da ricorso per revocazione».(A.Q.)
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