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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2010 alle ore 08:15.
I negozi potranno dare ai clienti il sacchetto di plastica della spesa ancora per qualche mese. È confermato il divieto di dare, insieme con il prodotto, i sacchetti di plastica dal 1° gennaio, ma c'è una flessibilità: prima bisogna finire le scorte. I supermercati avranno tempo fino al 30 aprile, le grandi strutture fino al 31 agosto e i negozi minori ancora per un anno, fino al 31 dicembre 2011. I clienti, invece, potranno riusare lo stesso sacchetto di plastica portandolo da casa.
Via libera a tutti i materiali biodegradabili. Nessun limite alle buste di carta oppure ai sacchetti di acido polilattico o soprattutto di mater bi con plastica all'amido (Novamont).
Si stima che ogni anno siano prodotte circa 260mila tonnellate di sacchetti di plastica. Molti finiscono dispersi, con brutture ambientali o a volte danni per la natura. La Coldiretti calcola che ogni italiano usa 300 sacchetti l'anno, che impiegano 200 anni a decomporsi.
La Coop Adriatica da un anno ha già adottato solamente buste biodegradabili (carta o mater bi) e stima un risparmio ambientale di dieci milioni di sacchetti «usa e getta» e 300 tonnellate di plastica.
Le associazioni dei consumatori Federconsumatori e Adusbef contestano «lo slittamento al 31 dicembre del 2011 della messa al bando definitiva». Soddisfatta Legambiente. Angelo Bonelli, capo dei verdi, ricorda che è degli ecologisti l'idea di vietare i sacchetti. Protesta il Pdl Andrea Fluttero: «Tale scelta non trova riscontro nella normativa europea». Cauti Federdistribuzione e il presidente Paolo Barberini, che è d'accordo con l'obiettivo ambientale purché ci sia gradualità e che le regole vengano chiarite, per evitare che la «decisione generi caos».(J.G,)
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