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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2010 alle ore 06:40.
Rientra a sorpresa nel milleproroghe, dopo la levata di scudi dei comuni, la possibilità di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti, mentre per i terremotati abruzzesi la riscossione delle imposte non versate non riprenderà prima del 30 giugno 2011. Queste le principali novità contenute nell'ultima versione del decreto legge milleproroghe (che pubblichiamo qui sotto), che potrebbe però subire qualche minima modifica in attesa dell'uscita sulla gazzetta ufficiale attesa per oggi.
Grafico / Tutte le novità
La novità più significativa e indicativa di una progressiva delegificazione dei contenuti della maxi norma di proroga di fine anno è il ricorso allo strumento del decreto del presidente del consiglio dei ministri per stabilire i confini della proroga di ben 65 provvedimenti anche di rilevante importanza. Mentre il comma 1 dell'articolo 1 fissa uno slittamento generale al 31 marzo 2011 di tutti i termini in scadenza prima del 15 marzo 2011 (praticamente quasi tutti) e indicati nella tabella 1 allegata alla norma, il comma 2 dispone che saranno uno o più Dpcm a decidere un'ulteriore proroga dal 31 marzo al al 31 dicembre 2011. Naturalmente i Dpcm dovranno essere emanati «di concerto» con il ministero dell'Economia.
Trattandosi di proroghe «non onerose» per definizione, potrebbe quindi risultare poco probabile uno slittamento oltre il 31 marzo dell'obbligo di denuncia al catasto dei fabbricati fantasma, perché esigenze di cassa, soprattutto ai fini Ici, sconsigliano fortemente lo spostamento dei termini. All'atto della denuncia, infatti, c'è da aspettarsi che i proprietari dichiarino che l'ultimazione del fabbricato è stata assai recente, quindi non si crea base imponibile per i mesi precedenti.
Quanto all'utilizzo del 75% gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti (una partita che vale 2 miliardi di euro), si tratta di una norma che appare monca: gli oneri entrano in un elenco di regole prorogate per ora sino al 31 marzo. Perché diventi davvero operativa, la seconda proroga al 31 dicembre 2011 è però indispensabile. Anche così, però, la dilazione funzionerebbe solo per un anno: il contributo dei permessi da costruire potrebbe essere contabilizzato solo nel bilancio annuale, mentre per 2012 e 2013 si dovrebbe continuare a contare su altre entrate. Spunta anche la proroga per il contributo all'agenzia dei segretari, abolita la scorsa estate.