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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2010 alle ore 06:40.
MILANO
Debutto soft per le nuove regole doganali europee. La Commissione europea infatti ha riconosciuto che diversi Stati membri non sono in grado di garantire la piena applicazione, e ha invitato gli Stati a tenere conto delle oggettive difficoltà incontrate dagli operatori, concedendo un «periodo di grazia» di sei mesi per la Ens (le dichiarazioni sommarie in entrata) e di 12 mesi per la Exs (le informazioni sommarie di uscita). Un periodo in cui non si applicheranno sanzioni e in cui le stesse informazioni di sicurezza (il contenuto di Ens, Exs e dichiarazioni di esportazione) andranno raccolte con altre modalità (non telematiche) e da tutte le altre fonti possibili. La stessa tolleranza dovrebbe valere anche per le dichiarazioni telematiche di importazione. Si tratta del cosiddetto «periodo di grazia» che rappresenta una proroga di fatto, se non di diritto per l'entrata in vigore del nuovo sistema della dogana telematica.
L'avvio soft è stato richiesto dall'Italia per evitare che un'entrata in vigore differenziata del nuovo regime comporti una deviazione dei traffici delle merci.
Obblighi e sanzioni a parte, all'agenzia delle Dogane in questi giorni stanno lavorando per garantire l'avvio del sistema e il monitoraggio di quanto avverrà nelle prossime ore. E, spiega Giuseppe Peleggi, direttore dell'agenzia delle Dogane: «Il nostro impegno è stato anche in questa occasione cercare di trasformare dei vincoli in opportunità attraverso un corretto uso della tecnologia. Con l'utilizzo delle procedure previste dall'emendamento sicurezza, abbiamo dato la possibilità agli operatori di effettuare le operazioni doganali già prima che le merci arrivino in aeroporto o nel porto, con notevoli risparmi di tempo e di costi». In pratica il manifesto delle merci in entrata sarà collegato alle informazioni di sicurezza, con una accelerazione dei tempi.
E se l'avvio del nuovo sistema preoccupa alcuni degli operatori, in particolare una serie di porti e aeroporti della penisola (di cui ha dato conto «Il Sole 24 Ore» del 28 dicembre scorso), altri sono più che soddisfatti. È il caso, per esempio, dei corrieri aerei. Emanuela Vinattieri, responsabile degli affari doganali di Ups e coordinatore del gruppo dogane dell'associazione italiana corrieri aerei internazionali (Aicai): «I nostri operatori movimentano volumi elevati di traffico, il nuovo sistema ci permette di gestirli completamente in via telematica eliminando volumi enormi di carta. Per chi non partecipa a tutte le fasi del processo, come invece facciamo noi, può essere più complicato».