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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2011 alle ore 07:35.
Nessuna polemica, perché i rapporti con i commercialisti e in generale con i professionisti del fisco, sono sostanzialmente positivi, ma qualche difficoltà inevitabilmente si manifesta perché il fisco italiano è complesso. Stempera le polemiche delle settimane scorse, Attilio Befera, direttore dell'agenzia delle Entrate. E all'ingresso di Telefisco, Befera e Claudio Siciliotti, presidente del consiglio dell'ordine nazionale dei dottori commercialisti, si intrattengono in una lunga conversazione. È probabile che nonostante il freddo della mattinata milanese un po' di ghiaccio si sia sciolto.
Un fisco difficile. Lo stesso Befera ammette che i modelli di dichiarazione all'attenzione dei contribuenti sono non troppo lontani da quel modello lunare che nel 1992-93 non portò molta fortuna all'allora ministro delle Finanze, Giovanni Goria. Una situazione dovuta a pagine e pagine dedicate all'illustrazione della miriade di detrazioni e deduzioni che si affastellano nel nostro sistema fiscale. Facendo eco al ministro Tremonti, quindi, auspica che la riforma in fase si elaborazione porti a una semplificazione.
L'evasione però esiste e per il nostro paese è un dato pesante. Un dato che per Befera, può giustificare misure che possono creare qualche noia per i contribuenti, come nel caso della tracciabilità per i pagamenti superiori a 3mila euro. «Si tratta però – afferma Befera – di meno del 5% delle transazioni. Il problema riguarda di fatto esclusivamente i pagamenti in contanti. E anche questi sono tracciabili perché in fondo l'agenzia delle Entrate ricostruisce l'intera filiera e quindi il nero dovrebbe essere tale in tutti i passaggi». Befera, però, conferma che tra un paio di anni si verificherà quanto questo adempimento ha risposto all'obiettivo per vedere se ci sono aggiustamenti da proporre al legislatore.
Ci sono però anche aiuti concreti arrivati ai contribuenti, come è il caso delle rateazioni che hanno «dato respiro a un milione di contribuenti». Però ha aggiunto Befera: «Possiamo ragionare se dare ulteriore spazio ad altri interventi in questo senso». E tra le cose positive fatte ricorda anche la collaborazione con i comuni: «Abbiamo già riscosso 4 milioni e appena ci sarà il decreto per la ripartizione, i sindaci cominceranno a riscuotere le somme dovute». Befera ha parlato anche di altri temi come il redditometro (si veda pagina 6) e l'abuso di diritto (su questo tema si veda pagina 29). Una cosa è certa per il direttore delle Entrate, che il clima sulla considerazione dell'evasione è cambiato. E cita a questo proposito le parole del cardinale Angelo Bagnasco, che ha ricollegato la lotta all'evasione al comandamento biblico di non rubare