Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2011 alle ore 19:13.
Il carabiniere può interrompere il servizio per ricaricarsi con un caffè, ma non per stressarsi con la sua ex moglie. La Corte di cassazione ha confermato la condanna a due mesi e venti giorni di carcere militare inflitta dalla corte d'Appello militare a un carabiniere. Il maresciallo si era preso una pausa di 15 minuti, per fermarsi a parlare, durante l'orario di lavoro, con la sua ex moglie della vendita di un comune appartamento.
Caserma off limits per le ex mogli
Un argomento strettamente privato che - secondo gli ermellini - era in grado di distogliere emotivamente e intellettualmente il militare dal suo dovere. Invano la difesa del ricorrente ha tentato di far passare la chiacchierata con la ex come l'equivalente, anche per i tempi, di una lecita sosta al bar. Il Supremo collegio ha infatti fatto notare la differenza che corre tra un incontro per scopi familiari, nel contesto di una separazione, e il momento di ristoro rappresentato da un caffè. Il primo - spiegano i giudici - rafforza le energie psico-fisiche consentendo anche un «migliore espletamento del servizio». Tutto il contrario evidentemente «dell'effetto ex moglie».