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Questo articolo è stato pubblicato il 11 febbraio 2011 alle ore 07:39.
La caccia al sommerso da parte dell'Inps si concentra su retribuzioni mensili, contributi e conguagli. È la strategia illustrata dall'istituto nella circolare 33, pubblicata ieri. In una prima fase, sperimentale, che è già partita e si concluderà il 31 marzo, saranno controllati i conguagli registrati nel quadro D del modello Dm10 a titolo di indennità di malattia. Questi dati sono riportati nel flusso Uniemens. Le successive verifiche sugli importi posti a conguaglio si estenderanno a tutte le prestazioni anticipate per conto dell'Inps (ad esempio, gli assegni al nucleo familiare), a sgravi e riduzioni contributive.
I controlli servono per individuare «probabili situazioni di non congruità», formali e sostanziali. Le prime sono caratterizzate dalla mancata corrispondenza tra le giornate di malattia dichiarate, i conguagli effettuati e i certificati medici che attestano la malattia. Le seconde vedono uno scompenso tra l'attività produttiva aziendale e l'elevato numero di giornate di malattia conguagliate, che avrebbero dovuto rallentare l'attività. Le informazioni saranno registrate in un database: ogni azienda avrà un punteggio «di probabilità di inadeguatezza». Saranno così censite le realtà più a rischio. Gli accertamenti si comcluderanno con il recupero di quanto è stato posto indebitamente a conguaglio o con l'ispezione dell'azienda. (An. C.)