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Norme e Tributi Fisco

Bonus negli enti pubblici economici

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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2011 alle ore 06:42.

Non occorre il deposito dell'intesa alla Dpl
I dipendenti di un'azienda speciale della Cciaa (ex ente pubblico economico, riformato nel 2010, con contratto di lavoro privato) a cui viene applicato il Ccnl «Industria del vetro - 1ª lavorazione» possono usufruire dell'agevolazione sulla detassazione degli straordinari e delle maggiorazioni per incrementi di produttività? Si è già stipulato il contratto di II livello, depositato presso la Dpl.
Giuseppe Zambon

Gli enti pubblici economici e gli altri soggetti di proprietà pubblica che non rientrano nella nozione di pubbliche amministrazioni sono soggetti alla disciplina comune e, quindi, anche alle norme sulla detassazione. Si segnala che per la fruizione della detassazione non è necessario il deposito dell'accordo presso la Dpl (l'adempimento è necessario solo per gli sgravi contributivi).

Senza accordi collettivi non scatta la detassazione
È prevista la detassazione di straordinari, compensi per straordinari a forfait, lavoro a turni, lavoro notturno e maggiorazione lavoro festivo se non vincolati da accordi collettivi?
Alessandro Benedetti

No. La legge – come conferma la circolare 3/E dell'agenzia delle Entrate e del ministero del Lavoro
– non ammette eccezioni al principio secondo cui possono essere detassate solo le voci retributive che sono previste da accordi collettivi e che sono una controprestazione di incrementi di produttività o efficienza.

Infermieri e Pa esclusi dall'imposta sostitutiva
Vorrei sapere se l'accordo prevede il 10% anche per i dipendenti pubblici, per esempio gli infermieri.
Laura Panichi

No. Dalla tassazione agevolata sono esclusi i dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

La registrazione va nel Cud
Il caso riguarda un'azienda con tre dipendenti, contratto nazionale degli studi professionali e senza sindacati interni. Per corrispondere premi detassati cosa deve fare l'azienda?
Silvia Paini

L'azienda può applicare alcuni istituti retributivi previsti dalla contrattazione collettiva di livello territoriale e qualificarli come incentivi per la produttività e l'efficienza organizzativa. Se viene individuato un contratto territoriale adeguato, è sufficiente mettere la relativa voce nel Cud.

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Tags Correlati: Agenzia Entrate | Alessandro Benedetti | Catia Santacroce | Cciaa | Ermes Giorgetti | Fisco | Giuseppe Zambon | Laura Panichi | Pubblica Amministrazione | Silvia Paini

 

La valutazione spetta al datore di lavoro
In presenza di accordo aziendale, tutto lo straordinario può essere detassato o si deve fare un distinguo tra quello finalizzato a produttività e competitività e il resto?
L'eventuale distinzione la effettua il datore di lavoro?
Penso a un bancario con le mansioni di cassiere, che fa del lavoro straordinario per problemi di quadratura di cassa.
Catia Santacroce

Se c'è un accordo aziendale, l'unico soggetto in grado di valutare se lo straordinario è finalizzato alla produttività è il datore di lavoro. Pertanto, è rimessa alla sua valutazione la scelta se detassarlo tutto o solo in parte (ovviamente, nei limiti previsti dalla legge).
La circolare 3/E ricorda che la detassazione può essere applicata anche quando le somme sono pagate per un miglioramento organizzativo del lavoro o una maggiore efficienza. Concetti talmente estesi da lasciare uno spazio discrezionale molto ampio.

Non sono più ammesse le intese individuali
La circolare 3/E ribadisce che le somme detassabili devono trovare origine in una contrattazione di secondo livello. Ciò significa che tutte le somme detassate nel 2010 come straordinari, notturno, festivo eccetera, essendo determinate a livello di Ccnl non possono essere detassate nel 2011. Di conseguenza, le aziende devono mettere in pista una miriade di contrattazioni integrative, individuali e/o aziendali e/o settoriali, per poter attribuire ai propri dipendenti la tassazione agevolata. È così?
Ermes Giorgetti

L'interpretazione è corretta, ma va precisata. Nel passaggio dal 2010 al 2011 è venuto meno il rinvio all'autonomia individuale, e questa scelta ha, di fatto, ristretto il margine di azione per la detassazione in tutte quelle imprese dove non c'è la contrattazione di secondo livello. Per ovviare a questa lacuna la circolare 3/E dà spazio alle imprese di autocertificare la natura produttiva di alcuni istituti citati dal lettore. Ma sempre a condizione che questi istituti abbiano un riferimento in un contratto di secondo livello.

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