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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2011 alle ore 07:38.
L'indicazione nel Cud dei dati relativi alla detassazione degli anni passati non esclude la necessità per il datore di lavoro di preparare e conservare una dichiarazione per provare il collegamento con la produttività aziendale. La vicenda dell'imposta sostitutiva del 10% su straordinari e somme incentivanti – dopo l'interpretazione estensiva fornita dall'agenzia delle Entrate lo scorso anno – trova almeno per il 2008, 2009 e 2010, la sua sistemazione nel Cud 2011, che entro lunedì 28 febbraio i sostituti di imposta devono consegnare ai lavoratori.
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Sul datore di lavoro grava insomma anche la partita delle somme soggette a detassazione. L'inserimento nella certificazione delle somme detassate e il poco tempo a disposizione delle aziende dopo la diffusione delle istruzioni di compilazione, hanno indotto gli operatori del settore a invocare una proroga del termine. Tuttavia, non c'è alcuna notizia in merito a uno slittamento. D'altra parte, come evidenzia una ricerca condotta nei mesi scorsi dall'Unione industriale di Torino e da un gruppo di aziende (Alpitour, Ferrero, Fiat, Fininvest, Iren, Piaggio, Pirelli, Telecom Italia e studio professionale Vernassa) il lavoro del sostituto d'imposta per l'erario è considerato un "dovere", cui però non corrisponde alcuna contropartita. Anche se, per il sostituto d'imposta, "lavorare" per l'erario ha un costo medio ponderato di 87 euro per ogni dipendente, con qualche oscillazione a seconda delle dimensioni d'impresa (si vedano gli altri articoli in pagina).
Visto il tempo limitato per il Cud, il datore di lavoro può anche optare per la trasmissione online ma se decide di utilizzare questo mezzo (possibilità esclusa per i rapporti cessati e per gli eredi del lavoratore deceduto) deve, però, accertarsi che il destinatario abbia i mezzi tecnici per poterlo ricevere e stampare. Il ricalcolo dell'imposta e - nel caso specifico di quest'anno - l'eventuale recupero a favore del lavoratore dell'imposta pagata in più per effetto della mancata detassazione su somme agevolabili si rende possibile proprio grazie ai dati dichiarati nel modello Cud. L'obiettivo primario è quello di agevolare i soggetti coinvolti, alleggerendo anche gli oneri di gestione.