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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 alle ore 13:36.

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A cura di Aldo Ciccarella

30 dicembre 2011

Sono un medico ospedaliero nato il 7 ottobre 1952. A dicembre 2012 avrò 60 anni e 30 anni di contributi effettivi più 10 riscattati (che finirò di pagare nel 2015). Quando potrò andare in pensione e qual è la soglia per il massimo assegno? Avranno utilità gli ulteriori contributi versati se resto al lavoro oltre i 62 anni? E quale sarebbe l'incentivo a continuare oltre i 65?
Il lettore può ottenere la pensione anticipata prevista dalla manovra Monti prima di quella di vecchiaia. Il principio è che più starà al lavoro e più elevata sarà la pensione. Occorre tenere presente che per i contributi riferiti dal 1° gennaio 2012 in poi verrà calcolata una quota pensione determinata con il sistema contributivo.

Mia madre è nata l'11 gennaio 1951 e ha 29 anni di contributi versati come lavoratrice autonoma. Quando potrà andare in pensione?
Si ritiene che la madre del lettore possa usufruire della norma eccezionale contenuta nell'articolo 24, comma 15-bis, lettera b), della manovra che prevede la pensione a un'età non inferiore a 64 anni. L'interessata, infatti, risulta in possesso dei requisiti stabiliti dalla predetta norma e cioè almeno 20 anni di contributi e l'età di 60 anni maturati entro il 31 dicembre 2012.

Sono una dipendente pubblica nata nel 1956 in servizio dal 1° giugno 1979. Ho riscattato un anno di studi: volendo optare per il sistema interamente contributivo (legge 243/94) e avendo programmato l'uscita nel 2015, pongo alcuni quesiti: l'anno di riscatto è valido ai fini del calcolo dell'assegno?
Avendo nel 2015 59 anni, potrò andare in pensione o dovrò
lasciare il lavoro a 57 anni?
L'uscita è soggetta alle finestre della precedente normativa?
E a quanto ammonterà l'assegno di pensione?

La donna lavoratrice appartenente sia al settore privato che a quello pubblico potrà esercitare la facoltà di opzione per il sistema di calcolo completamente contributivo se in possesso di almeno 35 anni di contribuzione e 57 anni di età ( 58 anni per la lavoratrice autonoma). La lettrice può non lasciare il lavoro al compimento dei 57 anni di età. I contributi da riscatto sono utili per la pensione. Il calcolo completamente contributivo rispetto a quello retributivo potrà comportare delle perdite di natura economica dell'ordine di un 20-30% a seconda delle situazioni contributive.

A cura di Giuseppe Rodà

29 dicembre 2011

Sono nato nel settembre del 1953 e il 20 dicembre 2012 maturerò 40 anni di contributi. Dal 2006 verso i contributi volontari all'Inps. Potrei pertanto rientrare nella previsione dell'articolo 24, comma 14, lettera d. Ho due domande: l'articolo 15 bis rimanda a un successivo decreto per fissare il numero massimo dei lavoratori esentati dall'innalzamento dei requisiti, che però ho letto saranno 65mila. Da dove deriva questo numero? Se riprendessi a lavorare versando regolari contributi perderei l'agevolazione all'articolo 24 comma 14?

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