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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2012 alle ore 13:36.
A cura di Giuseppe Rodà
28 dicembre 2011
Sono un medico ospedaliero. Nel 2012 raggiungerò i 60 anni e i 40 anni di contributi. Ai primi di dicembre ho presentato domanda all'Inpdap per poter riscattare ulteriori 12 mesi di vuoto contributivo. In tal modo avrei raggiunto il requisito dei 40 anni di contributi già nell'ottobre del 2011. La procedura di riscatto sarà portata a compimento dopo il 31 di questo mese. Mi verrà comunque riconosciuta la possibilità di andare in pensione con le vecchie regole?
Tutto dipende dall'accettazione o meno della sua domanda di riscatto da parte dell'ente di previdenza. Se infatti il riscatto viene accettato, non ci sono problemi in quanto i 40 anni di contributi verrebbero raggiunti a ottobre del 2011. Si applicherebbero dunque le vecchie regole.
Sono un ex dipendente di una società che ha risolto consensualmente il rapporto di lavoro nell'ottobre del 2010, accettando un incentivo all'esodo. Ho pagato nove mesi di contribuzione volontaria e quindi nel giugno di quest'anno ho raggiunto i 40 anni di contribuzione. La mia finestra si sarebbe dovuta aprire, sulla base delle vecchie regole per l'accesso alla pensione, nel luglio del 2012. Sono comunque esonerato dalla nuova riforma e quindi percepirò la pensione nel 2012 oppure starò senza stipendio e senza pensione per due anni?
Se il lettore ha raggiunto i 40 anni entro il giugno di quest'anno (e quindi entro il 31 dicembre del 2011) potrà accedere alla pensione con le vecchie regole.
Sono un insegnante nato il 10 settembre del 1952. Ho maturato 36 anni di servizio al 31 dicembre 2011. Vorrei sapere se rientro nella fascia dei «salvati» o l'eccezione dei 35 anni di contributi e 60 anni di età riguarda solo i dipendenti del settore privato?
Il lettore non rientra tra coloro che sono stati «salvati» in extremis tramite l'inserimento di un nuovo comma (il 15-bis) all'articolo 24 del decreto «Salva-Italia». Questo comma, infatti, prevede la salvaguardia per i lavoratori dipendenti del settore privato. Si tratta, in particolare, dei lavoratori che hanno maturato un'anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012, e che avrebbero raggiunto i requisiti per la pensione entro la stessa data. Questi lavoratori, dunque, conseguiranno la pensione anticipata con non meno di 64 anni.
A cura di Aldo Forte
22 dicembre 2011
Sono una lavoratrice dipendente nel settore privato nata il 4 ottobre 1955. Maturerò i 40 anni di contributi il 30 settembre 2013. Se non ho capito male potrò andare in pensione con 41 anni e tre mesi (per l'aspettativa di vita) di contributi, quindi cesserò di lavorare il 31 dicembre 2014. Anticipando così l'uscita perderò l'1% per 2 anni e il 2% per il terzo anno (sul calcolo retributivo). Mi confermate questo?
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