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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2012 alle ore 17:32.
Sono un lavoratore dell'industria che ha 55 anni, ho maturato 40 anni di contributi nel gennaio del 2010, nel gennaio del 2011 sarei potuto andare in pensione ma non l'ho fatto. Posso andare ancora in pensione in qualunque momento lo decidessi? Rischio di incorrrere in qualche penalizzazione?
Rientrando nella vecchia normativa, il lettore non subisce alcuna penalizzazione. Va ricordato che dal 1° gennaio 2009 è stato abolito il divieto di cumulo. Il lavoratore può cumulare pensione e reddito da lavoro.
Aldo Forte
Sono nato il 4 agosto del 1953. Sono stato dipendente di un'azienda farmaceutica. Il 31 dicembre del 2009 ho sottoscritto un accordo di esodo incentivato. A quella data avevo maturato 37 anni di contributi. Ho fatto subito domanda all'Inps per essere autorizzato alla prosecuzione volontaria dei contributi. La domanda è stata accettata. Tramite i versamento volontari raggiungerà il 31 dicembre 40 anni di contributi. Posso rientrare nella vecchia normativa per quanto riguarda il conseguimento del diritto alla pensione, con la conseguenza che all'inizio del 2013 potrò fare domanda di pensione e poi attendere i 12 mesi della finestra? Esiste una soglia limite di 65mila lavoratori, che possono continuare ad accedere al pensionamento con le vecchie regole?
L'articolo 24, comma 14, del decreto Monti rinvia all'emanazione di un decreto ministeriale, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, che dovrà definire le modalità di attuazione delle esenzioni dalla nuova normativa. Il provvedimento dovrà anche determinare il limite numerico massimo dei soggetti interessati dall'esenzione.
Aldo Forte
Sono un medico ospedaliero. Nel 2012 avrò 60 anni d'età e i 40 anni di contributi. Ai primi di dicembre ho presentato domanda all'Inpdap per poter riscattare ulteriori 12 mesi di vuoto contributivo (Scuola di Specialità in Ematologia). In tal modo il requisito dei 40 anni di contributi lo avrei raggiunto già a ottobre 2011. Potrò andare in pensione con le vecchie regole?
Tutto dipende dall'accettazione o meno della sua domanda di riscatto. Se il riscatto viene accettato, non ci sono problemi in quanto i 40 anni di contributi verrebbero raggiunti ad ottobre 2011. Di conseguenza, si applicherebbero le vecchie regole e il lettore andrà in pensione da novembre 2012, se ha maturato i 40 anni ad ottobre 2011. Potrebbe risultare opportuno chiedere informazioni per fare il punto sullo stato di accoglimento della richiesta di riscatto.
Aldo Forte
Sono un ex lavoratore delle Poste italiane che ha risolto consensualmente il rapporto di lavoro nell'ottobre del 2010, accettando un incentivo all'esodo. Ho pagato nove mesi di contribuzione volontaria e quindi nel giugno del 2011 ho raggiunto i 40 anni di contribuzione. La mia finestra si aprirà nel luglio 2012. La mia domanda è:sono esonerato dalla nuova riforma e quindi prenderò la pensione nel 2012 oppure starò senza stipendio e senza pensione per due anni?
Se il lettore ha raggiunto i 40 anni entro il 30 giugno 2011 (e quindi entro il 31 dicembre 2011, requisito previsto dalla manovra Salva Italia) potrà accedere alla pensione con le vecchie regole. Infatti, l'articolo 24, commi 3 e 14, del decreto Monti, salvaguardano coloro che hanno raggiunto i requisiti con le vecchie regole entro la fine del 2011. Di conseguenza, in questo caso la pensione avrà decorrenza da luglio 2012, avendo raggiunto i requisiti a giugno 2011.
Aldo Forte
Mio padre è nato nel marzo del 1951. Sta pensando di andare in pensione. Ha già raggiunto i requisiti per l'accesso al pensionamento. Questa nuova manovra intacca il suo diritto di andare in pensione oppure no?
Se ha raggiunto i requisiti, si presume quota 96 (60 anni di età e 39 di contributi) potrà andare in pensione con le vecchie regole. In questo caso, infatti, scatta la salvaguardia (articolo 24, comma 3 del decreto Monti): non sono soggetti alle nuove regole coloro che hanno raggiunto i requisiti per l'accesso a pensione entro il 31 dicembre del 2011.
Aldo Forte
Sono nato il 17 ottobre del 1952. Ho lavorato per Poste Italiane fino al 31 dicembre 2010, quando ho percepito un incentivo all'esodo. Ho fatto richiesta e ottenuto di pagarmi i contributi volontari per un totale (il conteggio mi è stato fatto dall'Ipost) di 36 anni. Che cosa accade ora?
Se il lettore ha ottenuto l'autorizzazione ai versamenti volontari prima del 4 dicembre 2011 rientra tra i potenziali esentati dalle nuove regole (in base all'articolo 24, comma 14, del decreto legge Monti 201/2011). Si dovrà attendere l'emanazione di un decreto ministeriale che fissi il limite numerico di coloro che rientrano tra le deroghe.
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