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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2012 alle ore 17:33.

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Giuseppe Rodà

Sono una dipendente del pubblico impiego. Sono nata il 21 ottobre 1953 e alla data del 1° novembre 2011 ho totalizzato 38 anni di servizio. Quando potrò andare in pensione e quanto perderò in percentuale, non volendo attendere i 66 anni?
La lettrice potrà andare in pensione anticipata secondo le regole stabilite dalla manovra Monti con una penalizzazione nel caso avrà meno di 62 anni di età all'atto della predetta pensione anticipata. Per i contributi riferiti dal 1° gennaio 2012 in poi l'interessata otterrà una quota di pensione calcolata con il sistema contributivo.
Giuseppe Rodà

Sono nata il 12 luglio del 1956. Ho iniziato a lavorare come baby sitter con un contratto part time dall'inizio del 1977 per un anno circa, successivamente come cameriera per una stagione di tre mesi circa. Dal 6 dicembre 1978 a tutt'oggi lavoro a tempo indeterminato e full time per una casa di cura privata.
Nella situazione della lettrice il primo traguardo pensionistico appare quello della pensione anticipata come disciplinata dalla manovra Monti.
Giuseppe Rodà

Lavoratore autonomo, nato il 14 gennaio 1951. Ad aprile del 2012, con 61 anni di età, maturerò 40 anni di contributi. Quando potrò andare in pensione
Per il lettore il primo traguardo pensionistico è costituito dalla pensione anticipata come delineata dalla manovra Monti.
Giuseppe Rodà

Sono un lavoratore dipendente del settore privato nato il 25 giugno 1954, sono in mobilità ordinaria dal 21 dicembre 2011 dopo 2,5 anni di cassa integrazione. Ho iniziato a lavorare a 19 anni il 25 ottobre 1973 e ho 38 anni di contributi. Vorrei sapere a che età e con quanti anni di contributi potrò accedere alla pensione anticipata in base alla nuova riforma.
Il lettore se non rientrerà nel numero di beneficiari che il decreto interministeriale ( Lavoro ed Economia), da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge n. 214 del 22 dicembre 2011 di conversione del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 ( manovra Monti). Dovrà pertanto percorrere la strada della pensione anticipata. Per l'ottenimento della nuova pensione anticipata, indipendentemente dall'età anagrafica, prevista dal comma 10 dell'artico 24 della manovra Monti, occorre il possesso del seguente requisito contributivo:
° 42 anni e 1 mese per gli uomini a decorrere dal 1° gennaio 2012;
° 41 anni e 1 mese per le donne sempre a decorrere dal 1° gennaio 2012.
Per uomini e donne ,poi, si verifica un ulteriore aumento di 1 mese nel 2013 e 2014. Va anche messo in conto l'adeguamento dovuto dalla speranza di vita che scatterà già dal 2013 con tre mesi di aumento.
Vi è da notare, però, che quando il lavoratore o la lavoratrice accedono al pensionamento ad un'età inferiore a 62 anni la pensione anticipata viene ridotta dell'1% per i due anni precedenti i 62 anni ( 60 e 61 anni di età) e del 2% per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto ai predetti due anni. Questa riduzione scatta sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate anteriormente al 1° gennaio 2012.
Giuseppe Rodà

Sono nata nel dicembre 1956, sarei dovuta andare in pensione con le vecchie regole nel settembre del 2013, più 12 mesi per la finestra, cioè 1 settembre 2014. Ora con le nuove regole, mi pare di aver capito che devo attendere i 41 anni e 5 mesi. In pratica accederò al pensionamento a febbraio 2015. È così? Per non avere la penalizzazione, devo lavorare fino a febbraio 2018? E se vado in pensione nel febbraio del 2015 scatta la penalizzazione?
Nella situazione esposta si conferma come primo traguardo pensionistico la pensione anticipata. Dal 1° gennaio 2012 , secondo la manovra Monti, al posto della pensione di anzianità è prevista la sola pensione anticipata con le seguenti regole. Per l'ottenimento della nuova pensione anticipata, indipendentemente dall'età anagrafica, prevista dal comma 10 dell'artico 24 della manovra Monti, occorre il possesso del seguente requisito contributivo:
° 42 anni e 1 mese per gli uomini a decorrere dal 1° gennaio 2012;
° 41 anni e 1 mese per le donne sempre a decorrere dal 1° gennaio 2012.
Per uomini e donne ,poi, si verifica un ulteriore aumento di 1 mese nel 2013 e 2014. Va anche messo in conto l'adeguamento dovuto dalla speranza di vita che scatterà già dal 2013 con tre mesi di aumento.
Vi è da notare, però, che quando il lavoratore o la lavoratrice accedono al pensionamento ad un'età inferiore a 62 anni la pensione anticipata viene ridotta dell'1% per i due anni precedenti i 62 anni ( 60 e 61 anni di età) e del 2% per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto ai predetti due anni. Questa riduzione scatta sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate anteriormente al 1° gennaio 2012. Per i contributi riferiti dal 1° gennaio 2012 scatterà una quota di pensione calcolata con il sistema contributivo.

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